Sempre più richiesti, i trattamenti di ringiovanimento del viso per eliminare i segni del tempo, offrono una vasta gamma di soluzioni. Linee di espressione, rughe, rilassamento e macchie cutanee sono causati da diversi fattori come il riassorbimento del tessuto osseo, la caduta dei tessuti molli e il fotoinvecchiamento superficiale.
In relazione alle aspettative e all’età del paziente, lo specialista può oggi identificare la soluzione più adatta ad ogni singolo caso, consigliando il trattamento, o l’abbinamento di trattamenti, affinchè venga corretto il difetto presente senza modificare l’aspetto del paziente.
Medici e pazienti hanno attualmente a disposizione molteplici trattamenti non chirurgici diringiovanimento del viso in grado di risolvere in tempi brevi i disagi legati a questi fisiologici mutamenti.
I filler, per esempio, sono in grado di riempire alcuni tipi di rughe e/o ripristinare i volumi perduti. La tossina botulinica è invece in grado di migliorare le rughe originate dalla contrattilità della muscolatura e può essere utilizzata, in alcuni casi, sollevando per esempio le sopracciglia, per ottenere un aspetto più fresco del volto.
In caso di fotodanneggiamento iniziale causato da una eccessiva erronea esposizione ai raggi ultravioletti può essere indicato un fotoringiovanimento con IPL (Luce Pulsata). La luce emessa oltre a ridurre i segni dell’invecchiamento cutaneo (macchie e capillari) determina una liberazione di calore all’interno dei tessuti che stimola la produzione di nuovo collagene donando, così, alla pelle un aspetto più luminoso, tonico e teso. Nei casi di invecchiamento cutaneo di grado maggiore è invece necessario orientarsi verso unresurfacing frazionale ablativo che, pur avendo un decorso più lungo, è in grado di ottenere risultati veramente notevoli. La presenza di lesioni pre-cancerose quali sono le cheratosi attiniche orienta infine verso l’utilizzo della terapia fotodinamica.
Queste metodiche possono essere brillantemente implementate da altre tecniche quali labiorivitalizzazione e il PRGF (Plasma Ricco di Fattori di Crescita). La prima, consiste nell’iniettare, mediante aghi molto sottili a livello del derma superficiale, sostanze biocompatibili quali acido ialuronico, complessi vitaminici e aminoacidici che consentono di ottenere in tempi brevi dei progressivi miglioramenti dell’aspetto cutaneo. Il PRGF prevede invece l’utilizzo di fattori di crescita presenti nel plasma del paziente, con la finalità di stimolare, potenziare ed accelerare la rigenerazione dei tessuti.
Dott. Domenico Miccolis
Chirurgo Estetico
www.domenicomiccolis.it