SYD BARRETT, GENIO DIMENTICATO

SYD BARRETT

Roger Keith Barrett, soprannominato Syd, fu il leader della prima formazione dei Pink Floyd e nacque a Cambridge, Inghilterra, il 6 gennaio 1946.
Ottenuta una chitarra a 14 anni e legato sia al jazz che al blues, ama stravolgere brani di questi generi con lunghi virtuosismi improvvisati di cui è specialista; è proprio Syd inoltre a scegliere il nome della band, ispirandosi a due oscuri musicisti quali Pink Anderson e Floyd Council.
Il locale che porta il gruppo al successo è l’UFO, il posto giusto dove sperimentare il caratteristico “Light Show” -parte fondamentale delle esibizioni del complesso; sono i tempi dei Beatles, e la rivoluzione del ’68 è alle porte: nel 1967 esce così “The Pipes at the gates of down”, composto quasi totalmente da Barrett, una pietra miliare della musica psichedelica e debutto assoluto dei Pink Floyd.
Il successo che ne deriva trascina Syd in un vortice di stress, panico da concerto, nevrosi: ad aggravare la situazione ci pensa una massiccia assunzione di LSD, che ispira la stesura dei brani e minaccia una psiche già barcollante.
Syd inizia ad essere incapace di suonare in pubblico, scrive testi sempre più allucinati, ripete frasi sconnesse e arriva ad un passo dalla follia; i componenti dei Pink Floyd sono preoccupati, così lo sostituiscono con un giovanissimo David Gilmour.
Nel successivo “A Saucerful Of Secrets” (1968), Barrett è l’ombra di se stesso. Soltanto un brano porta la sua firma: dopo poco Syd abbandona la band, che senza di lui cambierà progressivamente stile.
Intanto, con il supporto dei vecchi compagni di formazione, fa uscire sul mercato due lavori solisti, “The Madcap Laughs” e l’omonimo “Barrett”, entrambi del 1970.
L’addio definitivo al pubblico risale ad un concerto del 1970, all’Olympia Theatre di Londra.
Nel 1975 per i Pink Floyd è la volta di “Wish You Were Here”, interamente dedicato a Syd –ormai prigioniero della propria mente.
Alla fine del periodo di produzione del disco, negli studi si presenta un personaggio all’apparenza strano, completamente calvo, grasso e con le sopracciglia rasate; ha in mano una busta della spesa.
E’ il caro amico David Gilmour, il primo a riconoscere in quella figura deturpata Syd Barrett: quest’ultimo, dopo aver ascoltato i brani, commenta sorridente: “Mi sembra un po’ datato, che ne dite?”; poi esce, lasciando tutti inebetiti e con le lacrime agli occhi.
Da qui, se ne perdono le tracce; torna a vivere insieme alla madre nella casa natale di Cambridge: deceduta la donna coltiva la passione per la pittura, dipingendo secondo uno stile prevalentemente astratto.
Muore a 60 anni, il 7 Luglio 2006.

Jonathan Maestri.