Erano le 12.30. del 22 novembre 1963, quando, a Dallas, avvenne l’assassinio di John F. Kennedy (Brookline, 29 maggio 1917 – Dallas, 22 novembre 1963).
In un’assassinio tanto analizzato quanto poco chiaro, perdeva la vita un giovane presidente che era prima di tutto un uomo con i propri affetti.
Gli ultimi istanti di un uomo e la propria consorte che sorride alla folla, visibilmente tranquilli e sereni, ignari del loro destino atroce alle porte. Non immaginavano cosa sarebbe accaduto nei successivi minuti.
Sono gli ultimi minuti di vita di Kennedy che lo ritraggono ancora in vita, gli ultimi istanti dell’esistenza del presidente degli Stati Uniti, ma soprattutto di un uomo che, dopo cinquant’anni, possono farci venire il cuore in gola, come se fossimo presenti lì, sapendo quello che succederà a poco. Ci sembra quasi di essere sulla scena, di poter avvertire tutti del pericolo imminente, ma di non poter mettere in guardia queste persone spensierate.
Grazie alle fotografie siamo solo spettatori lontani nel tempo.