PERU’, TERRA INCAS. 2° GIORNO

Il Giro del Mondo in 80 giorni sosta per il secondo giorno in Perù. Dopo aver visitato Cusco, ci allontaniamo dalla città viaggiando per circa 15 chilometri per entrare nella famosa Valle Sacra, a 2800 metri d’altezza. La Valle, grazie all’ottimo clima di cui gode e all’irrigazione regolare, rappresentava il principale luogo di estrazione di ricchezze naturali per gli Incas, i quali coltivavano l’area attraverso un sistema di terrazzamenti e piattaforme. Proseguendo per altri 15 chilometri, raggiungiamo il piccolo paese di Chinchero che già offre un assaggio della ricchezza archeologica della zona: oltre a varie rovine antiche, si possono ammirare ampie aree agricole a terrazze e imponenti mura costituite da massi dall’incastro perfetto. La Chiesa locale stupisce per lo sfarzo decorativo degli interni che abbinano motivi floreali e ornamenti in oro, un elaborato paramento che fa da sfondo a numerosi dipinti e statue. Al martedì e alla domenica il paese ospita un frequentatissimo e variopinto mercato, un’occasione imperdibile per osservare da vicino la gente e i prodotti locali: tra chioschi aperti e tappeti di oggetti, troviamo pezzi d’artigianato locale, vivaci abiti tradizionali e fumanti pentole ricolme di assaggi di gastronomia peruviana. Tra un’esposizione e l’altra, ci perdiamo ad osservare gli straordinari colori degli abiti. Dopo alcuni acquisti, ripartiamo verso Maras per ammirare le bellissime saline. I fianchi della montagna sono incisi da una serie di vasche che, raccogliendo l’acqua, la lasciano poi evaporare per ricavarne il sale. Il paesaggio è tempestato da circa 3000 pozze di 5 metri quadrati circa che, giocando con le sfumature del cielo, creano interessanti e pittoreschi riflessi di luce. Questo luogo sospeso nel tempo serba un’aura speciale: un’antica tradizione che, tramandata dagli Incas, è stata raccolta e perpetrata dall’uomo moderno che ancora oggi sfrutta per lo stesso scopo le vasche di Maras. Ad una decina di minuti di strada troviamo Moray, celebre per le sue rovine circolari che avvolgono il sito in un alone di mistero. Non è ancora chiara, infatti, la destinazione d’uso di questi terrazzamenti circolari che progressivamente digradano verso il centro, con gradoni concentrici. Terrazzamenti agricoli differenziati per tipologie di raccolto e microclimi? Centro di studi astronomici? Chissà se l’archeologia riuscirà a far luce su queste grandi strutture geometriche. Riprendiamo il nostro viaggio e dopo 15 chilometri approdiamo a Ollantaytambo, all’estremità occidentale della Valle Sacra. Antica città incas, essa si trova in una scenografica valle terrazzata: un eccezionale panorama che la conferma come importante centro amministrativo e agricolo tra il XIV e il XVI secolo. Ammiriamo gli straordinari resti archeologici che comprendono ampi tratti di massicce mura realizzate con incastri perfetti di massi levigati e cadenzate da finestrelle e porte. I pendii che contengono la città sono tutti incisi da gradoni naturali che scolpiscono il paesaggio, regalandoci scatti davvero suggestivi. La nostra giornata volge al termine: raccogliamo dunque le forze per la scoperta di Macchu Picchu che ci attende domani, per rivelarci i segreti di un luogo tanto affascinante quanto misterioso.

Tarcisio Agliardi e Federica Gennari