IL CONCETTO DEL BENE E MALE NELLE RELIGIONI

Sappiamo che l’inclinazione dell’asse della terra rispetto al piano di rotazione intorno al sole, origine intrinseco delle stagioni, è uno dei motivi della sua formazione dallo stato gassoso allo stato liquido minerale e la comparsa dei mondi vegetale, animale ed umano. In effetti la variazione annuale delle condizioni atmosferiche sono ragione della vita sulla terra. E’ sempre motivo di studio, l’ipotesi di condizioni di vita su altri pianeti nell’universo con le caratteristiche simili alla terra. Questi fenomeni naturali di variazione giorno e notte, caldo e freddo, asciutto ed umido, pioggia e sereno, pressione atmosferica e marea alte e basse, quiete e terremoto, ecc. furono i primi fattori di formazione del mondo della natura e di apprendimento dell’uomo primitivo. Altro fattore di crescita fu l’istinto di sopravvivenza del più forte sul più debole. Ci vollero milioni d’anni affinché la specie umana, con la sua creatività, potesse distinguersi dal mondo statico animale. Altri milioni d’anni dopo, l’uomo sviluppo il gusto del bello rispetto al brutto, fu la prima espressione della nostra sfera spirituale. Ma, la nostra distinzione del bene dal male, secondo La Bibbia, risale ad appena 6000 anni fa con la Manifestazione di Adamo e l’episodio inconsapevole della uccisione di Abele ad opera di Caino, atto che sancì il Divino divieto di uccidere il prossimo, introducendo il concetto dell’etica nella vita umana. La realtà del bene e del male e quindi l’etica contraddistinse definitivamente il mondo umano dal mondo animale; fu introdotto nella mente umana la premessa della conoscenza ed ignoranza. Essa divenne per l’uomo, lo strumento del progresso e della gestione della natura. Tutto ciò richiese esperienze di gioia e di dolore, di successo e di fallimento, di vittoria e di crisi. Ci furono Guide Divine ad indicarci l’ambito, il limite, il metodo, il percorso, ecc. da seguire. Ci furono anche sovrani, individui ed istituzioni che pretesero di interpretare e far applicare quelle direttive dai popoli in stato di sudditanza nei loro confronti. Perciò, in un mondo sviluppatosi con le civiltà distinte, la verità (l’etica: il bene ed il male) si rese relativa al tempo, al luogo ed alla loro comprensione. Il fuoco è una realtà presente presso tutti i popoli della terra; eppure, differenti sono il loro approccio con esso. Anche l’uso ed il contatto col fuoco dipende dalla maturità e dall’età dell’individuo. Per questo motivo riscontriamo diversità di vedute dei popoli sulle proibizioni alimentari, regolamenti di ordine sociale, direttive di ordine morale.
In una parola, il significato del bene e del male attualmente differisce da una civiltà all’altra, da un popolo all’altro, da una nazione all’altra e dato l’odierno smarrimento generale, persino ogni individuo ha una propria opinione al riguardo.

Makhanian Shahrokh