Abbiamo superato ormai la metà del nostro Giro del Mondo in 80 giorni e ci troviamo ormai dall’altra parte del pianeta. Dopo la Polinesia e la Nuova Zelanda, sbarchiamo finalmente nella fascinosa “terra dei canguri” per visitarne il cuore culturale e l’anima più giovane: Sydney. Questa grande metropoli australiana si appunta con vanto la medaglia di una delle città più vivibili al mondo, nonostante la sua vasta estensione: divisa tra una piccola parte antica e la grande area metropolitana moderna, la città è capace di conservare, infatti, una dimensione umana, riuscendo a coniugare le esigenze di una megalopoli con il rispetto per il paesaggio nel quale si colloca. Parte integrante del fascino di Sydney è, infatti, il contesto nella quale è sorta, una bellissima baia sull’Oceano (dominata da Port Jackson), tappezzata di ampie spiagge popolate tutto l’anno da orde di surfisti in cerca di divertimento. Il clima piacevolmente caldo e il frizzante ambiente culturale fanno perdere di vista l’immagine della grande città moderna del Central Business District (The City), il futuristico quartiere tempestato di alti grattacieli come la World Tower (una vista panoramica sulla città con l’immancabile ristorante), l’Australian Square, oltre che l’edificio-icona della città (se non dell’Australia stessa), l’Opera House. Questo avvenieristico complesso di teatri, opera di Jerry Utzon, si affaccia, con le sue grandi vele, sulla foce del fiume Parramatta che, prima di gettarsi nella baia, incontra il grande Harbour Bridge, disteso tra North Shore e il Business District. Quest’area, insieme alla baia, è spesso animata da gare di yacht, barche a vela e altre imbarcazioni. Prima di lasciare la zona costiera, tappa d’obbligo è l’accogliente porto di Darling Harbour, un’attrazione irrinunciabile per i suoi numerosi ristoranti e negozi, una meta importante almeno quanto la Bondi Beach, la famosa spiaggia dove è sempre possibile ammirare le esibizioni dei più spericolati surfisti. L’attenzione della città per la cultura traspare dai numerosi importanti musei diffusi nell’area urbana, che comprendono il Museo della scienza e della tecnica (Oceanworld), il Powerhouse Museum, il Museo di Storia Naturale (Australian Museum), il Sydney Museum e l’Art Gallery, la grande esposizione di arte contemporanea. La nostra passeggiata però non può escludere anche diverse perle architettoniche come la bellissima Chiesa di St. James, di epoca georgiana, la Cattedrale di St. Mary, il Cadman’s Cottage, l’ottocentesca Gran Sinagoga e il Chinese Garden. A proposito di parchi e aree verdi, bisogna ricordare che, tra gli alti grattacieli, Sydney conserva gelosamente bellissimi polmoni verdi come il celebre Hyde Park e il Bradleys Head, dove ammirare straordinari esempi di koala, canguri e opossum. Per conoscere la fauna australiana è necessaria una visita al famoso Zoo di Taronga che, con oltre 340 specie, ci permette una curiosa panoramica sulla natura locale, insieme all’imponente Acquario, un’immersione nelle meraviglie oceaniche. Un ultimo irrinunciabile aspetto di Sydney è il Parco Olimpico di Homebush Bay, il parco realizzato in occasione delle Olimpiadi del 2000 e ora sfruttato per eventi sportivi e culturali, il simbolo dell’anima dinamica e sportiva della città.
Tarcisio Agliardi e Federica Gennari