L’ISLAM, LA SOTTOMISSIONE ALLA VOLONTA’ DI DIO

Tra le civiltà a noi familiari che nel passato contribuirono all’evoluzione dell’umanità, di cui fondatori furono Adamo 4000aC., Sabea nella zona di Ur-Caldea, Noè, Abramo, Mosè 1330aC., Krishna 900aC., Zoroastro 700aC., Budda 500aC., Cristo, l’Islam fu la più recente.
Fino al V e VI secolo d.C. l’Arabia per la gran parte deserto, fu la regione meno popolata ed evoluta del medio e vicino oriente a causa del territorio inospitale, della scarsità alimentare e produttiva e severe tradizioni arcaiche; dove, l’unico criterio di sopravvivenza era il dominio del più forte esercitata in tutti gli ambiti, in particolare tra i sessi. La donna era considerata un animale necessario solo per riprodurre dei maschi. Gestita al livello tribale in continua lotta, la popolazione idolatra viveva di nomadismo e commercio, non era stata influenzata dalla millenaria civiltà Ebraica, Persiana e secolare presenza Bizantina ai suoi confini. I suoi contesi centri di potere, Mecca e Yathrib (poi chiamata Medina) erano situati all’incrocio tra le direzioni carovaniere da Siria allo Yemen e dall’india e la Persia all’Egitto ed Etiopia. In questo contesto vi nacque la civiltà dell’Islam che in meno di un secolo si estese in oriente asiatico ed occidente mediterraneo.
Il Profeta, Messaggero e La Manifestazione di Dio, Muhammad (Il Lodato) nacque orfano di padre a Mecca nel 570 in una famiglia di dominanti mercanti. All’età di sei anni perse anche la madre e fu protetto dal nonno ed allevato dallo zio per il quale viaggiò per commercio, sviluppando i Suoi attributi innati che poi a 40 anni circa (610) li manifestò, simbolicamente per mezzo dell’Arcangelo Gabriele, per rivelare la Dispensazione del Corano e trasformare le sorti delle intere popolazioni e del mondo in molti i campi dello scibile umano. Nei primi anni delle ripetute “Intimazioni” ricevute e confidate agl’intimi, aderirono al Suo invito la moglie Khdijah (sposata nel 695-morta nel 620), il Suo futuro suocero Abú Bakr, il giovane cugino e genero Alì, Omar, Othmán e dei giovani e diseredati della tribù; ma quando la Sua “Dichiarazione” divenne pubblica e aderirono un maggior numero di persone in vista, suscitò l’avversità dei capi tribù ed il loro piano per il Suo assassinio, causando la Sua fuga e la precipitosa emigrazione a Yathrib (Hijrah a Medina nel 621).
Yathrib, influenzata dalla presenza evoluta di comunità ebraiche, a differenza di Mecca mercantile, era più aperta al nuovo. Essa era suddivisa in zone e abitata da tribù dedite alla pastorizia e agricoltura. Qui in esilio, il Suo messaggio, dell’unicità di Dio, la fratellanza, l’uguaglianza ed il sostegno reciproco dei credenti, lotta all’idolatria ed all’ignoranza, parziale diritto giuridico alle donne, una nuova etica morale, sociale e fisica (pulizia ed alimentazione), ecc. fu accolto con più adesioni e diede forma a una comunità compatta che confermò il detto, nessuno è profeta in patria. La neonata Fede di Dio con la guida del Profeta per non soccombere agli attacchi nemici, dovette affrontare alcune battaglie difensive e vittoriose, tra cui la conquista di Mecca nel 630, la Sua città natale.
Muhammad indirizzò la dichiarazione del Suo rango dell’inviato di Dio anche al Monarca della Persia “Khusraw Parvíz”, all’Imperatore Bizantino “Heraclius”, ai Prelati di Egitto e al Re Amarico di Etiopia. I primi due ingaggiati in una guerra che durò 24 anni, erano molto distratti per dare attenzione a una epistola proveniente da uno sconosciuto in Arabia; ma, i loro eredi e sudditi non dovettero attendere molto per riconoscere l’Islam, alla quale gloria ogni uno contribuì con la sua diversità.
Alcuni Principi fondamentali dell’Islam sono: L’Unicità di Dio e Muhammad la Sua Manifestazione; La recita giornaliera 5 volte della Preghiera rivelata; Il digiuno dall’alba al tramonto per l’intero mese di Ramadan; Il pagamento della Decima per sostenere la comunità dei fedeli; Il Pellegrinaggio alla Mecca un volta nella vita. In particolare la Preghiera ed il Digiuno per importanza, furono considerati il sole e la luna della Fede.
Come in tutte le tradizioni religiose sovrapposte ai culti pagani, Mohammad dovette mantenere il riferimento vitale della “Ka’bah” in Mecca, spogliarla delle statue ed immagini pagane, (eccetto la figura di Cristo e di Maria) e mettere la pietra nera ivi custodita, in relazione al dono dell’Arcangelo Gabriele ad Abramo, il progenitore dei profeti della Bibbia, Cristo, e di Mohammad dall’unione con Agar (Hagar, la serva di Sara). Egli la stabilì come il “Qiblah, Punto di Adorazione”, verso cui tutti i devoti debbano volgersi adempiendo alle cinque prescritte preghiere giornaliere.
L’ardore di Fede che avviluppò i primi credenti fu tale da riempire intere pagine di libri con episodi eroici di sacrificio, altruismo e dedizione alla Causa di Dio. Tra gli altri emersero più evidenti quelle figure che dopo l’ascensione del Profeta, diffusero il Suo Messaggio sul piano spirituale e politico. In particolare, il giovane Alì per la devozione ed intuizione, l’anziano Abú-Bakr per esperienza e la visione ogni comprensiva. Figure che divennero riferimento di guida spirituale (Alì) e di politica (Abú-Bakr) dei credenti.
Alla Sua morte nel 632, l’intera penisola era sotto l’egida dell’Islam e del Corano.

Shahrokh Makhanian