La “24 Ore di Le Mans – 24 Heures du Mans”, la gara più importante del Campionato del Mondo Endurance FIA, è una famosa gara di durata di automobilismo, organizzata dall’Automobile Club de l’Ouest (ACO), che si svolge ogni anno dal 1923 sul “Circuit de la Sarthe”, vicino a Le Mans, in Francia.
Tradizionalmente la gara iniziava alle 16:00 di sabato per terminare alla stessa ora di domenica, il giorno seguente. Da alcuni anni inizia e termina alle ore 15, ad eccezione del 1968 che iniziò alle 14:00, quella del 1984 che iniziò alle 15:00 a causa della concomitanza delle elezioni generali francesi e quella del 1998, nuovamente alle 14.00, per la concomitanza con i mondiali di calcio che si disputavano proprio in Francia.
La gara si disputa su un tracciato lungo oltre 13 chilometri che inizialmente erano inserite in un contesto urbano ed extraurbano, ma, per l’eccessiva pericolosità, nel corso degli anni sono stati sostituiti con dei tracciati appositamente costruite.
Nella competizione possono gareggiare contemporaneamente quattro diverse categorie, dai prototipi fino alle auto di serie; la vittoria va all’auto che ha percorso più strada allo scadere dei 24 ore continuate di corsa.
Attualmente, ogni auto dispone di tre piloti mentre prima del 1970 erano permessi solo due piloti per auto, e nei primi anni era permessa anche la partecipazione a piloti solitari. Nel 1950, Louis Rosier vinse la gara assieme al figlio Jean-Louis che guidò l’auto solo per due giri e, nel 1952, il francese Pierre Levegh gareggiò da solo e stava per aggiudicarsi la gara quando commise un grave errore nell’ultima ora di corsa, cedendo la vittoria ad una Mercedes-Benz 300 SL.
Nei primi anni, la competizione iniziava con una procedure che è diventata nota come la “partenza Le Mans”: le auto sono allineate su un lato della pista, i piloti sull’altro. Quando la bandiera francese segnalava il via, i piloti attraversavano di corsa la pista, entravano nelle auto e partivano. Questa procedura divenne non praticabile dopo l’introduzione dell’obbligo delle cinture di sicurezza, che richiedevano di essere allacciate correttamente dai meccanici. Perciò i piloti gareggiavano nel primo turno, circa un’ora, senza le cinture allacciate.
Nel 1969, un giovane talento e campione di Formula 1, Jacky Ickx (Bruxelles, 1º gennaio 1945), ironizzò tale partenza, quando invece di correre attraverso la pista, camminò lentamente, e quindi entrò nella sua auto e si allacciò correttamente le cinture di sicurezza. Nonostante la sua “partenza lente”, riuscì comunque a vincere la gara, anche se per soli 120 metri. In quella gara, nel primo giro, un pilota privato, il britannico John Woolfe (Londra, 23 marzo 1937 – Le Mans, 14 giugno 1969) perse la vita e, nel 1970, l’anno seguente, la tradizionale partenza venne interrotta e i piloti partirono già seduti nelle auto, con le cinture saldamente allacciate. Successivamente, la partenza dal lato della pista venne sostituita da una partenza in corsa, come a Indianapolis.
La “partenza Le Mans” influenzò la scelta della Porsche nel posizionare l’accensione a sinistra della colonna dello sterzo, invece del più tradizionale alloggiamento a destra. Ciò permetteva al pilota di avviare il motore con la mano sinistra mentre al tempo stesso la destra inseriva la prima, consentendo così alle Porsche di uscire dalla linea di partenza più rapidamente.