Il giro del mondi in 80 giorni ci porta nel regno dei faraoni, una lunga storia ricca di Arte e cultura. Il museo del Cairo ne è una vera testimonianza per capire meglio la vera ricchezza degli Egizi.
Tra il deserto libico e il deserto arabico, la valle del Nilo può essere considerato il polmone verde dell’Egitto: una striscia di terra fertile lunga 1.500 km e larga da 1 a 20 km, che inizia dal Cairo a Port-Said.
Attraversarla nel corso di una crociera sul Nilo, dona una deliziosa sensazione di serenità.
La valle del Nilo è un giardino prezioso, coltivato di grano, canna da zucchero, frutta e verdura coltivate dai fellah (contadino in arabo).
Appartiene geograficamente al Nordafrica, ma culturalmente e storicamente ha sempre rappresentato un mondo a sé. Propriamente, il corso del Nilo attraversa sei paesi africani: Burundi, Ruanda, Tanzania, Uganda, Sudan ed Egitto. Da Khartoum (Sudan), il fiume si divide in due rami: Nilo Bianco e Nilo Azzurro.
La valle del Nilo è definita, anche, come “dono del Nilo” ancora dai tempi dei faraoni, il Nilo è la ricchezza più grande di Egitto, visto che senza il fiume l’intero paese sarebbe solo un deserto sterile.
Oltre le oasi verdi, La Valle del Nilo ospita la Valle dei Re, le iconiche Piramidi, la maestosa Sfinge e i meravigliosi templi di Luxor e Karnak. Esplorate la culla della civiltà e navigate lungo il fiume più lungo del mondo. Il vasto patrimonio architettonico di templi e tombe che la stretta e lussureggiante striscia di terra fertile ci ha lasciato della Valle del Nilo il più ampio museo all’aperto del mondo.
Le crociere sul Nilo sono il modo migliore e più rilassante per visitare questi luoghi, si svolgono per lo più nel tratto tra Luxor e Aswan. Qui il fiume è interrotto dalla grande diga che ha elevato il livello del fiume di circa 60 metri e ha dato origine ad un immenso bacino artificiale, il lago Nasser. Sono generalmente proposte in due soluzioni, la crociera abbinata alla visita al Cairo, oppure la sola crociera.
Il Cairo è la capitale e la città più popolosa dell’Egitto con circa 7,5 milioni di abitanti e oltre 15 milioni dell’area metropolitana e del governatorato omonimo.
Il Cairo si trova sulla riva e sulle isole del Nilo, nel nord dell’Egitto, immediatamente a sud del punto in cui il fiume abbandona il corso del deserto e si rompe in tre rami che formano la regione del delta del Nilo.
Da mille anni è il cuore della vita egiziana. Fu fondata dagli Arabi nel VII secolo, col nome di Fustat, nel punto in cui il Nilo si allarga a ventaglio a formare un grande delta. Ora è una megalopoli che con i sobborghi comprende oltre 16 milioni di abitanti e si estende ampiamente non solo lungo la riva destra del fiume, raggiungendo Heliopolis a nord-est, ma anche a sinistra e sulle isole, valicando il Nilo su quattro grandi ponti. La città ha due punti nevralgici: la Ataba e la Azhar, le più antiche vie del Cairo. Il grande bazar di Khan El Khalili, uno dei mercati più affascinanti del mondo. Anche senza fare acquisti, non si può mancare una visita nell’intrico di vie e vicoli pieni di negozi e bancarelle, laboratori artigianali nascosti in corti e cortili che sembrano perdersi all’infinito: un indescrivibile insieme di odori, colori, voci che creano un’atmosfera unica. Poi c’è il Museo Egizio, il più importante del mondo per l’abbondanza e il valore dei suoi reperti e contiene, tra l’altro, il tesoro trovato nella tomba del faraone Tutankhamon, divenuto famoso proprio perché è stato l’unico di cui si è potuto trovare intatto il corredo funerario.
Da Cairo, basta spingersi per qualche chilometro oltre il centro abitato, verso il deserto, per trovarsi in un’atmosfera completamente diversa: a Giza, dove la mole maestosa delle tre piramidi di Khefren, Kheope e Micerino, faraoni della IV dinastina, e la sagoma leonina della Sfinge dominano incontrastate. Le tre grandi tombe risalgono all’epoca della IV Dinastia (circa 2500 a.C.). La maggiore è quella di Kheope, alta 137 metri. Invece, La Sfinge, blocco monolitico unico corpo di leone e testa umana, riproduce le fattezze del faraone Khefren, di cui avrebbe dovuto vegliare la tomba. Sono l’unica delle “sette meraviglie” del Mondo Antico ad essere sopravvissuta fino ai giorni nostri.
La zona orientale più antica è invece molto differente: è cresciuta in maniera disordinata nei secoli e presenta piccole viuzze affollate, disseminata di centinaia di antiche moschee di maggiore o minor grandezza. Mentre la parte occidentale del Cairo ospita palazzi governativi ed è contraddistinta da architetture moderne.
Da non dimenticare la presenza di alcuni ponti che collegano le isole sul Nilo di Gezira e Roda, dove vi sono molti uffici e palazzi governativi. Altri ponti attraversano completamente il Nilo collegando la periferia di Giza con il resto della città.
La città con il suo agglomerato urbano comprende inoltre tre centri minori: Imbaba, Eliopoli e Giza. La zona ovest di Giza, oltre il deserto, è parte dell’antica necropoli di Menfidove sono situate le piramidi egiziane più famose, tra cui la grande Piramide di Cheope (l’unica sopravvissuta delle antiche sette meraviglie del mondo). Circa 18 km a sud della città moderna, si trova la città di Menfi e, poco distante, la necropoli di Saqqāra. Queste ultime due sono le città predecessori dell’antica Cairo.