DAL MAR ROSSO VERSO PETRA

Il 67° giorno del Giro del mondo in 80 Giorni ci porta ad attraversare Il Mar Rosso per raggiungere Petra. Il mar Rosso è un mare situato tra l’Africa e la Penisola Arabica che comunica con il Mar Mediterraneo tramite il canale di Suez, e con l’Oceano Indiano attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb.
Oggi il Mar Rosso è particolarmente importante in quanto consente l’accesso al canale di Suez di enorme importanza strategica e commerciale. Inoltre si affaccia con l’Egitto, Israele, Giordania, Arabia Saudita, Yemen, Gibuti, Eritrea e Sudan.
Il mar Rosso è importante anche per alcune importanti località turistiche come Sharm el-Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, Berenice e Aqaba che ospitano ogni anno un gran numero di turisti, soprattutto europei.
Importante anche il porto di Elat, che costituisce l’unico sbocco su questo mare di Israele, e lo stato dell’Eritrea che impedisce l’accesso al mare all’Etiopia.
Nell‘Antico Testamento è narrato il passaggio del mar Rosso da parte degli Ebrei guidati da Mosè in fuga dall’Egitto. In questa occasione si racconta che Dio aprì le acque di fronte agli Ebrei per poi richiuderle nel momento in cui lo attraversavano le truppe egizie che li inseguivano.
Dal Mar Rosso passiamo a Petra,
 il luogo di esplorazione e di avventure di Harrison Ford in “Indiana Jones e l’ultima crociata”. Petra è un’icona di grande bellezza alle porte del Wadi Rum dove Lawrence d’Arabia (Thomas Edward Lawrence) raccontò un pezzo di storia situata tra il Mar Rosso e Mar Nero. Petra è uno dei siti archeologici più famosi del mondo, per metà costruita e metà scavata nella roccia, ed è circondata da montagne piene di misteri e passaggi. Le numerose facciate intagliate nella roccia, riferibili per la massima parte a sepolcri, ne fanno un monumento unico.
Nel 2007, Petra (pietra in greco antico) è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno ed è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO il 6 dicembre 1985Anche la zona circostante è dal 1993 parco nazionale archeologico.
In origine era una città edomita e poi divenne capitale dei Nabatei (popolo di commercianti). Verso l’VIII secolo fu abbandonata per la decadenza dei commerci e per le catastrofi naturali, e, fu in un certo senso dimenticata fino all’epoca moderna. Il complesso archeologico fu rivelato al mondo occidentale dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1812.
Lo sbocco della gola del Sîq su Petra. Si intravede la facciata di El Khasneh.
Petra è situata a mezza strada tra il Golfo di Aqaba e il Mar Morto, ad un’altezza tra 800 e 1396 metri, (l’area urbana si situa intorno ai 900 m) nella regione montagnosa di Edom ad est del Wadi Araba, a circa 250 km da Amman.
La posizione e la disponibilità di acqua ne fecero un luogo propizio al suo sviluppo e alla sua prosperità. Il luogo è accessibile solo da nord-ovest, per uno stretto sentiero di montagna, e da est attraverso un canyon lungo circa 1,5 km e profondo fino a 200 metri.

al-Siq è un canyon che costituisce l’ingresso principale all’antica città di Petra nel sud dellaGiordania. La buia e stretta gola (in alcuni punti non vi sono più di 3 metri fra una parete e l’altra) si snoda per circa 1.600 metri e termina di fronte al El Khasneh, il monumento più noto di Petra.

Tarcisio Agliardi