Così, il giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio, Manfredi Borsellino dedicò al padre, Paolo Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992), il magistrato che insieme all’amico e collega Giovanni Falcone (Palermo, 18 maggio1939[2] – Palermo, 23 maggio1992) rappresenta un simbolo della giustizia e la lotta contro la Mafia:
La lettera è stata letta da Pierfrancesco Favino nello speciale del 2017 di Fabio Fazio.:
“Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto, mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardente allestita all’interno del Palazzo di Giustizia.
Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita sì è cambiata dopo che ci ha lasciati, ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza farci largo con il nostro cognome, divenuto pesante in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo montati la testa, rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra.
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande, il modo in cui ci hai insegnato a vivere.”