Il “Tempo” è anche una percezione umana, con cui intuiamo il movimento della realtà fisica. Ogni individuo ha una diversa sensazione del suo trascorrere; perché dipende dallo stato d’animo, dallo stato fisco e dal luogo e dall’epoca in cui la persona si trova. L’osservazione e la comprensione dei fenomeni di, giorno e notte, caldo e freddo, l’alta e bassa marea, le inondazioni, le stagioni, il sole, la luna, il Sirio e le altre stelle, furono molto graduale e motivo del nostro sviluppo primordiale. In questa intuizione, gli egizi furono favoriti dalle regolari inondazioni del Nilo a causa delle maree, che permisero loro periodicamente, di seminare e fare i raccolti. Essi tra i primi, influenzati dai Caldei e Babilonesi, stilarono dei calendari, lunare (4000a .c.), solare e astronomico che favorirono lo sviluppo della civiltà. Inoltre, gli egizi suddivisero il giorno in ore con ”obelisco”, “forca” e in assenza del sole con l’ausilio della clessidra. Infatti, la misura del tempo in base al giorno, mese e l’anno fu una scoperta scientifica ad uso agricolo e religioso. Da allora, in ragione dell’isolamento territoriale di studiosi e dei popoli, molti calcoli portarono a formare differenti calendari per misurare la stessa realtà, “il tempo”! La settimana fu introdotta nel calendario secoli dopo, ispirandosi alla storia Biblica nel Genesi. In effetti, la creazione dei calendari fu anche una necessità di carattere religioso. Oltre agli astronomi lo gestivano i sacerdoti per le ricorrenze e le celebrazioni. Tra i calendari molti ancora sono in uso:
Il calendario degli Ebrei con inizio dalla creazione Biblica del mondo 3.761 a.c. fu di tipo lunare, ma poi divenne luni-solare da 12 e 13 mesi di 29-30 giorni che ogni 19 anni coincideva con il solare. La civiltà babilonese, la prima ad usare la meridiana ed i calcoli matematici, anch’essa adottò uno luni-solare con 7 mesi d’intercalazioni ogni 19 anni. Anche la civiltà cinese usava uno luni-solare con 7 mesi d’intercalazioni ogni 19 anni. Inoltre il calendario gregoriano ivi divenne ufficiale dal 1912 dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese. I calendari Indiani furono 2 lunari e 2 solari. Quello attuale ed ufficiale e solare. La civiltà celtica adottava luni-solare con differente intercalazione dei mesi (2 mesi ogni 5 anni). La civiltà Maya contava 13 mesi da 20 giorni per le celebrazioni religiose e usava uno solare civile con 18 mesi da 22 giorni più i 5-6. La civiltà Azteca adottò solare da 18 mesi di 20 giorni più 5-6 giorni rimanenti. La civiltà Inca adottò luni-solare con mesi lunari più 11-12 giorni rimanenti e con inizio l’equinozio di primavera australe 21 settembre . Il calendario romano era con mesi irregolari da 28 a 31 giorni. Il calendario greco fu luni-solare con mesi da 29 giorni e mezzo più 90 giorni ogni 8 anni. I calendari buddhisti a partire dalla nascita di Buddha nel 560a.C. furono uno lunare e uno solare. Il calendario solare giuliano all’epoca di Cesare risultava di 3 mesi indietro (la primavera in gennaio). Sosigene di Alessandria lo mise in ordine ed è tuttora in uso in astronomia, come numerazione progressiva dei giorni dal 4713a.C. in poi. L’era Cristiana fu regolata dal monaco Dioniso, per celebrare nell’anno le feste fisse e mobili. Il calendario solare Copto-Etiope con inizio il 29 Agosto è di 12 mesi da 30 giorni più 5-6. Il calendario musulmano lunare, ha 12 mesi da 29-30 giorni con l’inizio che ogni anno si anticipa di 11 giorni rispetto al solare. Il calendario persiano è solare con inizio l’equinozio di primavera il 21 marzo, è da 12 mesi; i primi 6 sono da 31 giorni, i 5 successivi sono da 30, l’ultimo da 29 e nell’anno bisestile da 30 giorni. Il calendario gregoriano è la correzione del giuliano (giovedì 4 ottobre seguito dal venerdì 15 ottobre 1576) perché aveva accumulato 11 giorni in più. Il Calendario della Rivoluzione Francese fu solare da 12 mesi da 30 giorni più 5-6 con l’inizio in autunno.
A prescindere dalla conservazione dei costumi locali e nazionali, l’attuale progresso scientifico, sociale e culturale al livello globale, richiede l’adozione di mezzi, misure unificati al livello mondiale, come, l’unità di peso, di metro, di moneta, di lingua, di temperatura, di viabilità, di linguaggio tecnico, …, e di un calendario regolare e razionale al livello mondiale. Il gregoriano proveniente dal giuliano e dal calendario Romano ricorretti, attualmente in uso internazionale ha i mesi irregolari e l’inizio dell’anno è sfalsato rispetto agli equinozi.
Esiste un nuovo calendario solare ad uso interno della Fede Bahá’í (dal 1844)ed è stilato dall’Autore della Rivelazione. Il prossimo 21 marzo 2013 corrisponderà al 170° anno dell’era Bahá’í. Il Capodanno Bahá’í è chiamato “Now-Ruz” (nuovo giorno, dal nome del capodanno persiano). Esso ha molteplici significati spirituali, è in armonia con la rinascita della natura in emisfero settentrionale ed è a vantaggio delle popolazioni dell’emisfero meridionale per l’inizio delle attività lavorative e di studio dopo i mesi estivi. Il calendario Bahá’í inizia il 21 marzo, l’equinozio di primavera e risponde alle esigenze di questo mondo moderno, dinamico e razionale. Il calendario Bahá’í è composto da 19 mesi, ogni mese di 19 giorni, pari a 361 più 4-5 giorni intercalari, collocati tra 18° e il 19° mese, sono destinati ai festeggiamenti, la filantropia e le opere pie. I 19 giorni del mese portano rispettivamente, i nomi dei 19 mesi e rappresentano degli attributi di Dio. L’ultimo mese (19 giorni) che precede la primavera è destinato al Digiuno dall’alba al tramonto con l’intento di una purificazione fisico e mentale.
Shahrokh Makhanian