Al 72° giorno del “Giro del mondo in 80 Giorni” arriviamo a Mosca, dal 5 marzo 1918, la capitale nonché il principale centro economico e finanziario della Federazione Russa. Attualmente ha quasi 12 milioni di abitanti. In quanto capitale del paese, Mosca è probabilmente il luogo più visitato della Russia. Accade però che non tutti i turisti abbiano il tempo sufficiente per visitare le maggiori attrazioni e quanto di interessante offra la città; in tal caso può essere utile sapere prima su quali luoghi concentrarsi.
Mosca fu fondata nell’anno 1147 da Jurij Dolgorukij. Il suo perimetro si estese nel 1960 fino a includere i paesi limitrofi di Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo, Tušino e (nel 1986) di Solncevo.
Nel 1156, il principe Jurij Dolgorukij fortificò la città, cingendola di mura. Dopo il saccheggio del 1237-1238, quando i Mongoli la rasero al suolo uccidendone tutti gli abitanti, Mosca fu ricostruita e divenne la capitale d’un principato indipendente. Nel 1478 Ivan III ne fece la capitale di tutta la Russia. Nel XVII secolo, Pietro il Grande spostò la capitale a San Pietroburgo e la città iniziò il suo periodo di decadenza. Napoleone vi arrivò nel 1812, ma la storia ci insegna di come la città fu incendiata dagli stessi russi. Solo nel 1918, dopo la Rivoluzione russa, ritornò a essere la capitale del nuovo Stato sovietico.
Sin dai tempi più antichi, ritrovandosi al centro di importanti vie di comunicazione ed essendo attraversata dal fiume Moscova, si è sviluppata come il principale centro commerciale, politico e culturale del territorio; sede di importanti attività economiche nei settori meccanico, tessile, siderurgico, elettrotecnico, editoriale e alimentare.
Ci sono ottimi ristoranti, pub e caffetterie, locali di ogni genere, alberghi d’alta classe e alloggi tradizionali, Mosca sembra proprio possederli tutti. Una città di superlativa che vanta una delle più alte concentrazioni di miliardari al mondo, il caffè più costoso e gli edifici più grandi del mondo (il palazzo principale dell’Università Statale Lomonosov si dice ospiti un totale di 33 chilometri di corridoi e 5.000 camere).
Relativamente libera dalle costrizioni della censura, la capitale russa ha avuto la capacità di sviluppare nel tempo una sferzata di energia creativa, evidente in tutti gli aspetti della sua cultura contemporanea. Quelle che erano le fabbriche e i capannoni dell’era sovietica, dopo l’abbandono sono rinati a nuove emergenti alternative artistiche e sono state trasformate in gallerie d’arte moderna o intriganti underground club.
Per la maggior parte del XX secolo la città è stata il centro politico ed economico dell’Europa dell’Est. Ci sono oltre 60 teatri, 100 musei, 75 istituti di istruzione superiore e più di 4000 biblioteche, resta ancora oggi una delle maggiori città d’arte e principali centri culturali del mondo.
Il segreto per il visitatore che si diletta nell’esplorazione della città è di non lasciarsi sopraffare dalla moderna architettura, soprattutto quella più recente. Si tengano d’occhio le cupole d’oro sbirciando dai cortili residenziali, si volga lo sguardo verso l’alto per ammirare le cariatidi sostenere i balconi di palazzi altrimenti irrilevanti. In breve, non sorprendetevi di quello che improvvisamente potrebbe presentarsi davanti a voi. Sarete ricompensati con la scoperta di nuovi orizzonti, lontani dalle solite, benché poche, notizie trasmesse dagli inviati internazionali appostati nella mitica Piazza Rossa.
All’interno dell’area conosciuta come Cremlino, “dal 1990, Patrimonio dell’Umanità UNESCO“, che nasce originariamente come una fortezza in legno del 1156, si trovano alcuni dei più importanti e antichi monumenti della città: una rappresentanza della storia russa degli ultimi 700 anni, un luogo che ancora oggi continua ad emanare un alone di mistero e autorità. All’interno, tra le sue mura, sono ospitare numerose chiese di grande effetto estetico e che meritano di sicuro una visita, come la Cattedrale dell’Assunzione (XV secolo), dell’Annunciazione (XIV secolo), dell’Arcangelo Michele (1505-1509) e il Palazzo bugnato (1479-1481). Fuori delle mura del Cremlino si trovano invece la chiesa di San Basilio (1555-1560) sulla piazza Rossa, le chiese della Trinità, della Vergine della Georgia, della Natività e della Resurrezione, oltre a numerosi monasteri antichi.
La Piazza Rossa, il Cremlino, la Cattedrale di San Basilio ed il Mausoleo di Lenin.
Questi sono i simboli di Mosca, situati nel cuore del centro storico della capitale; la Cattedrale di San Basilio, in particolare, consente ancora ai visitatori di percepire lo spirito della Russia antica. Anche il Mausoleo di Lenin può essere interessante; il corpo del leader sovietico continua ad attrarre turisti, anche se si parla di una possibile chiusura del mausoleo in futuro. Le cupole colorate della ortodossa Cattedrale di San Basilio insieme alle uova di Pasqua Fabergé degli zar sono immagini scolpite da sempre nella mente degli occidentali. Quella di San Basilio è essenzialmente un unione di nove chiese e stili diversi: nove diverse cappelle costruite sotto nove cupole, ognuna unica per dimensione, forma e colore. Costruita su ordine di Ivan IV di Russia (Ivan il Terribile) per commemorare la cattura di Kazan e di Astrakhan e onorare la vittoria sui tartari mongoli nel 1555, la colorata chiesa segna il centro geometrico della città e il fulcro della sua crescita a partire dal XIV secolo.
Uno dei più importanti musei d’arte di Mosca è la Galleria Tretyakov, fondata da Pavel Tretyakov, un facoltoso mecenate delle arti che ha donato una grande collezione privata alla città. Il Teatro Bolshoi è celebre in tutto il mondo, essendo anche tra i più antichi, e si accompagna alla acclamata Accademia di Danza Bolshoi, scuola leader mondiale del balletto. Questo teatro vanta uno dei migliori balletti e una delle migliori opere del mondo, che vedono la partecipazione di alcuni grandi artisti russi. L’edificio è talmente famoso da essere rappresentato con orgoglio anche sulla banconota da 100 rubli.
Sono tante le attrazioni di questa immensa città, impossibile menzionarle tutte in poche pagine introduttive, tuttavia ci piace qui ricordarne due in particolare: la rete delle stazioni della metropolitana di Mosca e le aree verdi della città. Il sistema di metropolitana è tra i più grandi ed efficienti al mondo, con stazioni che sono una vera e propria opera d’arte, in tutta la loro profondità del sottosuolo, sorprendentemente decorate in marmo, lampadari scintillanti e mosaico dorati. Ci sono 96 parchi e 18 giardini in città, di cui 4 giardini botanici. Con i suoi 450 km² di aree verdi, oltre ai 100 km² di foreste, è indiscusso che Mosca sia una delle città più verdi del mondo. Si ammiri la grandiosità del Parco di Tsaritsino, per avere solo una piccola idea, o il Parco Izmaylovsky, uno dei più grandi del mondo.
Dalla caduta del comunismo, Mosca ha intrapreso un necessario cammino di urgente cambiamento, abbracciando il capitalismo e scrollandosi di dosso anni di imposto ateismo. Sono oggi vistosi i negozi e le boutique, incredibilmente d’alta classe, ricchissimi di prodotti e di una varietà mai vista dalle generazioni precedenti. Le strade, un tempo tristi e poco poetiche, sono ora impregnate di una vibrante energia vitale. Mosca è l’anima della nuova Russia, un intrigante mix di storia e politica, affari e cultura, un luogo in poche parole tutto da scoprire.