INTERVISTA AD ARIEDO BRADIA: CULTORE E COLLEZIONISTA D’ARTE

Ariedo Braida, ex calciatore di serie A, e dal 1986 direttore generale poi direttore sportivo dell'AC Milan, è da sempre un cultore dell'arte contemporanea. Amico di artisti, critici ed intellettuali, in oltre trent'anni di attivismo culturale, ha messo insieme una quadreria in cui figurano pezzi d'autore di primo livello e grande valore. Gino De Dominicis e Alighiero Boetti, sono alcuni dei grandi maestri che predilige e colleziona. Il suo studio di Via Turati è stracolmo di libri, cataloghi e riviste del settore. Oltre che di opere e oggetti d'arte di giovani artisti, a cui Braida è molto affezionato. Tra cui una affascinate fotografia di Grazia Todari, una affascinante immagine scenografica che fa da fondale alla sua scrivania. Una artista italiana, già presente e nota alla Biennale di Venezia del 1999.

Direttore, l'arte è per Lei una passione o una ossessione ?
«L'arte è la mia droga. Tutte le forme d'arte, ti possono solo dare delle emozioni forti, e chi ama l'arte ha per forza dei sentimenti positivi, ha qualcosa in più degli altri»
Lei ama in particolare l'arte moderna e contemporanea, perché ?
«L'arte moderna e contemporanea, come dice definizione stessa, sono la nostra contemporaneità, perché ti fa vedere le cose che osserviamo e viviamo quotidianamente. Invece l'arte storicizzata, quella antica, ha il suo habitat naturale nei musei».
Lei è un direttore sportivo che invita i suoi calciatori a conoscere e comprare l'arte ?
«Sì, certo. Io dico sempre ai "miei ragazzi", di amare e conoscere l'arte. E di comprare i quadri perché le opere d'arte sono sempre un ottimo e nello stesso tempo arredano e abbelliscono la casa»
Ci può fare il nome di alcuni calciatori che seguendo Suoi consigli sono diventati dei collezionisti ?
«Billy Costacurta, giusto per fare un nome su tutti. Ha iniziato a comprare delle opere di Nicola De Maria, e oggi è un attento collezionista e appassionato»
Quali sono gli artisti che Lei predilige ?
«De Dominicis, di cui ero anche amico, e Boetti, parlando di grandi maestri del nostro tempo. Poi ci sono i nuovi artisti, sempre di grande interesse. Penso a Nicola De Maria, oggi diventato importante, a Wim Delvoye, quello che dipinge i maiali, o a Tullio Alviani e allo scultore Nunzio»
Che consigli si sente di dare ad un giovane che si vuole avvicinare all'arte ?
«Innanzitutto di visitare i nostri musei, che possiedono delle opere formidabili. Poi di studiare gli scritti di intellettuali come Giovanni Testori. Di tenersi informati attraverso le riviste specializzate, come Flash Art per esempio, e di frequentare le fiere dell'arte e le gallerie. Ma soprattutto di comprarsi ciò che piace, e non soltanto ciò che già vale. Perché è bello scoprire nuovi artisti e sostenerli nella loro battaglia per la vittoria»

Paolo Fontanesi