30 MARZO, IL GIORNO FORTUNATO DELLA PITTURA

In passato, in epoche diverse, il 30 Marzo si è rivelato un giorno fortunato per l’arte. In questo giorno sono nati due grandi pittori:

Nel 1746, nasce il pittore e incisore spagnolo Francisco José de Goya
(Fuendetodos, 30 marzo 1746 – Bordeaux, 16 aprile 1828)

Francisco José de Goya nacque a Fuendetodos, un piccolo paese dell’Aragona. Era il quarto dei sei figli di José Benito de Goya y Franque, un doratore di origini basche e di Gracia de Lucientes y Salvador, appartenente alla piccola borghesia di Aragona. Francisco frequentò a Saragozza un istituto religioso, le Escuelas Pías de San Antón, dove ebbe come compagno di scuola Martín Zapater, che rimarrà suo intimo amico di tutta una vita e di cui rimase una cospicua corrispondenza di 131 lettere scritte tra il 1755 e il 1801. Sempre nel capoluogo aragonese, a quattordici anni, Goya iniziò come apprendista nello studio del pittore José Luzán y Martínez, dove conobbe Francisco Bayeu, e dove studiò la tecnica del disegno.
Nel 1763, si trasferì a Madrid, partecipando senza successo al concorso indetto dall’Accademia di Belle Arti di San Fernando di Madrid per l’assegnazione di una borsa di studio. Subito dopo iniziò a lavorere come apprendista presso Francisco Bayeu, divenuto pittore di corte.
Nel 1766, al concorso successivo, Goya ritentò, sempre senza risultato, l’ammissione all’Accademia di Madrid.
Nel 1770, alla ricerca di una migliore qualifica professionale, intraprese un viaggio in Italia per studiare i maestri dell’antichità classica e rinascimentale, visitando Venezia, Siena, Napoli e Roma dove ha avuto contatti con molti giovani artisti europei dell’epoca. A Parma, nel 1771, partecipò a un concorso di pittura indetto dall’Accademia di Belle Arti, ottenendo  il secondo posto dopo Paolo Borroni (1749-1819). L’opera presentata da Goya aveva il titolo “Annibale vincitore, che rimira per la prima volta dalle Alpi l’Italia”.
Affermato per il nuovo status di “artista dall’esperienza italiana”, il 21 ottobre 1771 ritornò in Spagna dove vinse la sua prima commissione ufficiale per le decorazioni della cappella di Nuestra Señora del Pilar a Saragozza.
Il 25 luglio 1773, Goya sposò Josefa Bayeu (1747-1812), sorella del suo amico Francisco Bayeu, pittore già affermato a corte.
In quegli anni il pittore dipinse numerose opere religiose a Saragozza, tra le più importanti ci sono certamente le pitture realizzate nel 1774 per la cartuja, o monastero certosino, l’Aula Dei a circa 25 chilometri dalla città.

 

Nel 1853, nasce il pittore olandese Vicent Van Gogh
(Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890)

Vincent Van Gogh, autore di 864 tele e di oltre mille disegni, senza contare i numerosi schizzi iniziati e non terminati, e diversi appunti destinati forse all’imitazione di disegni giapponesi, geniale ed incompreso, influenzò profondamente l’arte del XX secolo. Dopo molti anni di disturbi mentali, morì, nel 1890, all’età di 37 anni, per una ferita da arma da fuoco, molto probabilmente auto-inflitta. Alla sua morte, i suoi lavori erano poco conosciuti e apprezzati.
Van Gogh iniziò a disegnare sin da bambino, continuando a farlo finché decise di diventare un pittore professionista. Iniziò la carriera del pittore a trent’anni, e le sue opere più significative sono attribuite agli ultimi due anni della sua vita,
I suoi soggetti ricorrenti erano autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazione di campi di grano e girasoli. La sua formazione si deve all’esempio del realismo paesaggistico dei pittori della scuola di Barbizon e del messaggio etico e sociale di Jean-François Millet.