HOWARD HUGHES, LA VITA E LE OPERE DI UN GENIO

Howard Hughes, Jr. (Humble, 24 dicembre 1905 – Houston, 5 aprile 1976) è stato un imprenditore, regista, aviatore e produttore cinematografico statunitense, capace di grandi imprese, ma anche di improvvise cadute.
– Nel 2004, la vita, le opere, il genio e la follia di questo straordinario personaggio americano è stato narrato, minuziosamente, dalla regia di Martin Scorsese, e interpretato da Leonardo Di Caprio nel film “The Aviator”.  
Howard, era il figlio di Howard Hughes Robard, fondatore della Hughes Tool Company, una compagnia petrolifera molto importante e redditizia. 
Dopo la scuola privata di Boston, il piccolo Howard si trasferisce alla Thacher School della California, facendosi apprezzare come ottimo allievo di fisica, la sua materia preferita.
Il 24 gennaio del 1924, diventa orfano di padre, colpito da un’embolia. La Hughes Tool Company va nelle sue mani, ma il giovane figlio del magnate del petrolio non può beneficiarne nella totalità delle azioni fino all’età di 21 anni. Nel frattempo, gode della supervisione dello zio Rupert Hughes.
– Nel 1925, il giovane Howard conosce e sposa Ella Rice. I due si appassionano del cinema e, tre anni dopo, nel 1928, si trasferiscono ad Hollywood.
Produce “Notte d’Arabia”, di Lewis Milestone, che vale l’Oscar per la regia.
– Nel 1930, scrive, dirige e produce, un film dedicato al mondo dell’aviazione militare, “Hell’s Angels“. Howard investe in questo film più quattro milioni di dollari. Vengono impiegate 87 aeromobili e l’assunzione dei migliori piloti del mondo, con questo film, Hughes dà vita al genere Kolossal. Il film viene riconosciuto come un capolavoro.
– Nel 1931, realizza “The Age for Love” e di “The Front Page”
– Nel 1932, produce il “primo” Scarface, con la regia di Howard Hawks. E’ il momento in cui il geniale e imprevedibile imprenditore si affida alla sua aspirazione, cedendo al fascino dell’aviazione e investendo su di essa. 
– Nel 1932, mentre produce i film a Hollywood, costituisce “Hughes Aircraft Company”. – Nel 1934,  progetta e costruisce personalmente un aereo che passa alla storia con il nome di “H-1”, con la quale, Il 13 settembre del 1935, raggiunge la velocità di 352 miglia all’ora stabilendo il nuovo record di velocità nei cieli. 
– Nel 1938, ebbe una relazione con Katharine Hepburn, che finisce per i ripetuti tradimenti di lui.

Nello stesso anno è  protagonista del “giro del mondo in 91 ore”. Il record ottenuto del 10 luglio 1938, quando Hughes e quattro uomini del suo equipaggio coprirono le seguenti tappe, New York, Parigi, Mosca, Omsk, Yakutsk, Fairbanks, Minneapolis e poi ancora New York.
Nel periodo della seconda guerra mondiale Howard Hughes produce aerei militari, accumulando ricchezza e accrescendo il patrimonio delle sue aziende, soprattutto quella petrolifera. 
– Nel 1943, realizza “il mio corpo ti scalderà”, un western che desta scandalo a causa della presenza femminile di Jane Russell, bella e provocante nel film. 
Sono anche gli anni più controversi della sua vita. Accusato di corruzione, in probabile complicità con il governo Roosevelt, Hughes riesce sempre a farla franca. 
Negli anni ’50, stando ai suoi biografi, avrebbe avuto relazioni con donne dello spettacolo e del cinema americano, come Yvonne De Carlo, Rita Hayworth, Barbara Payton e Terry Moore.
– Nel 1956, la Hughes Tool Company fornisce un prestito di 205.000 dollari alla Nixon Incorporated, una società gestita dal fratello di Richard Nixon. 
Il denaro, in realtà mai restituito, serve per sostenere la campagna presidenziale del futuro presidente degli USA, di cui Howard Hughes è un vivace sostenitore.
– Nel 1957, il magnate dell’aviazione statunitense sposa Jean Peters. La coppia si trasferisce in un bungalow di Palm Springs, dove Hughes comincia a manifestare i primi segni di follia, alternando paranoia e ipocondria compulsiva con crisi sempre più frequenti.
Durante gli anni ’60, grazie alla guerra nel Vietnam, Hughes fa affari con il governo, vendendo elicotteri. 
– Nel 1966 invece, dopo alcune operazioni di vendita molto convenienti, il ricco produttore cinematografico e costruttore di velivoli investe a Las Vegas, acquistando quattro hotel di lusso e sei casinò.
Sempre più nel baratro della follia, continua a gestire i propri affari chiuso nella suit di uno dei suoi alberghi, vittima della sua ipocondria. La sua salute peggiora gravemente e Hughes muore a Houston il 5 aprile del 1976, all’età di settant’anni. Lasciando un patrimonio stimato sui 2 miliardi di dollari.
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Nausica Baroni