“Nirvana significa liberazione dal dolore e dalle sofferenze del mondo esterno e questo si avvicina al mio concetto di punk”. (Kurt Cobain).
Kurt Donald Cobain (Aberdeen, 20 febbraio 1967 – Seattle, 5 aprile 1994), cantautore e chitarrista statunitense, frontman del famoso gruppo musicale “Nirvana”.
Fu un musicista malinconico, perennemente triste e da anni, privo di alcuno stimolo vitale, caratteristiche che lo portarono a togliersi la vita. Quel 5 aprile del 1994, quel colpo di fucile in bocca arriva proprio nel periodo di maggiore successo della sua band, proprio dopo una registrazione che è rimasta nella storia e nel cuore di milioni di fan. Dal debutto ad oggi la band ha venduto quasi 70 milioni di dischi, 25 milioni solo negli Stati Uniti. I Nirvana sono stati inseriti al 30º posto nella lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone e sono stati nominati nel 2003 da MTV come il gruppo più grande di sempre.
Kurth, nasce in una famiglia di umili origini. Il padre meccanico era un uomo sensibile e dall’animo generoso, mentre la madre, casalinga, rappresentava il carattere forte della famiglia, colei che mandava avanti al casa a prendeva le decisioni più importanti.
Kurt, dimostra da subito di essere un bambino curioso e vivace. Oltre ad avere talento per il disegno, è anche portato per la recitazione nonché, per la musica.
– Nel 1975, i suoi genitori divorziano e Kurt va stare con il padre. Era un bambino particolarmente vivace, per calmarlo, gli viene somministrato il pericoloso Ritalin.
Il Ritalin, che viene tuttora somministrato ai bambini allo scopo di tranquillizzarli, ha effetti sul cervello più potenti di quelli della cocaina. Insomma, un farmaco capace di avere effetti negativi sulla personalità, specie se preso in giovane età.
Kurt, diventa sempre più aggressivo, incontrollabile, tanto che manda in pezzi il rapporto con il padre. All’età di diciassette anni rompe ogni legame con la famiglia e per qualche anno conduce una vita da nomade.
– Nel 1986, nascono i Nirvana, band fondata da Cobain insieme a Krist Novoselic.
Firma “Smells like Teen Spirit” che divenne l’inno della generazione grunge, ma anche altre canzoni del loro album più famoso “Nevermind” rappresentano un continuo riferimento al “male di vivere”, all’inutilità di una vita alienante. “Come as you are”, “In Bloom”, “Lithium”, “Polly”: tutti attacchi diretti al potere e al disagio giovanile.
Legendo il suo diario emerge un’anima contraddittoria, mai in pace con se stessa e segnata in buona sostanza da una forte disistima. Cobain si riteneva sempre “sbagliato”, “malato”, irrimediabilmente “diverso”.
Ricco e famoso, le sue canzoni stavano cambiando il volto della musica degli anni novanta, ma il leader dei Nirvana era ormai arrivato al capolinea, intossicato da anni dall’eroina.
Kurt Cobain si è ucciso a soli ventisette anni, come Jim Morrison leader di The Doors, lasciando una moglie che lo amava e una figlia che non avrà la fortuna di conoscerlo.
Rebecca Molinari