Caterina II Alekseevna di Russia (Stettino, 21 aprile 1729 – Puškin, 6 novembre 1796), nota come Caterina la Grande, fu imperatrice di Russia dal 1762 fino alla morte. Fu una donna colta e intelligente, nota per essere stata uno dei più significativi esempi di sovrano illuminato. A sedicenne sposò l’erede dell’impero russo, il granduca Pietro Fëdorovič. In seguito con un colpo di stato, detronizzò il marito che verrà in seguito assassinato. Sotto il suo comando, l’impero russo divenne sempre più forte e visse uno dei periodi di maggior riconoscimento a livello europeo.
Non essendo particolarmente bella, dà prova della sua vivacità, dimostrando molti interessi culturali moderati, rifiutando l’educazione pessimistica e classica dell’epoca.
La sua vita si intreccia con quella di altri casati nobiliari e, nel suo caso, con quella dell’imperatrice Elisabetta. Nel 1742 infatti, per il volere di Elisabetta, viene scelto come successore, il giovane Pietro, figlio della sorella Anna. “Caterina II è un’illuminista convinta e scrive alla maniera degli illuministi, versata in più ambiti artistici. Conosce Voltaire, Diderot e D’Alembert, i quali nelle loro opere provvedono alla definizione di “Grande”, consolidando la sua opera, la quale però, in chiave squisitamente illuministica, si esprime quasi esclusivamente in campo scolastico ed educativo. Si deve a lei, infatti, l’istituzione di case di educazione nelle città diMosca e Pietroburgo, oltre all’apertura di molte scuole anche per adulti nei vari capoluoghi del Paese”.
– Nel 1745, dopo tre anni, Elisabetta decide di dare in sposa al successore Pietro la giovane Sofia Federica Amalia. La futura Caterina la Grande viene allora condotta insieme con la madre in Russia, con il fine di provvedere alla sua conversione pubblica. Cosi dunque, Sofia Federica Amalia viene ribattezzata secondo il rito ortodosso con il nome di Caterina Alekseevna e qualche mese dopo sposa Pietro di Holstein-Gottorp. Pietro è pronto per diventare l’imperatore di Russia, ma sua moglie, inizia un’opera di insediamento lento e abile nella sua corte, grazie alla sua innata intelligenza. La giovane Caterina entra presto nelle grazie anche dell’imperatrice Elisabetta.
La sua cultura, formatasi sulle opere degli enciclopedisti francesi, la pongono decisamente superiore al proprio marito, decisamente meno scaltro e intelligente di lei. Pietro lll ha il vizio di bere troppo, e abitualmente maltratta la sposa in pubblico con comportamenti violenti e aggressivi. Il matrimonio si rivela un insuccesso da ogni punto di vista. Comunque, il 1 ottobre 1754, a San Pietroburgo, nasce il loro erede, Paolo. Il quale prenderà il nome di Paolo I Petrovič Romanov. Subito però la nonna Elisabetta porta via dalla corte il piccolo, occupandosi di lui e togliendolo dalle cure della madre.
– Nel 1762, Pietro sale al potere con il nome di Pietro III, Imperatore di Russia. Tra le sue decisioni di governo ci sono una serie di provvedimenti che provocano un generalizzato scontento tra le classi dirigenti. Sigla la pace con la Prussia dopo aver ritirato le truppe a seguito della Guerra dei Sette anni, per giunta senza ricavare nessun beneficio per la Russia. Pianifica la guerra contro la Danimarca e aggrava la sua situazione manifestando sempre di più la sua volontà di trasformare la Russia in un paese luterano, sua fede originaria. Così, nello stesso anno del suo insediamento, avviene la congiura che lo destituisce ufficialmente. Sei mesi dopo, due ufficiali della guardia imperiale, Aleksej e Grigorij Orlov, organizzano la congiura e portano Caterina sul trono. Nella corte girava voce che Grigorij è l’amante della zarina. Caterina viene condotta nella città di Pietroburgo, appoggiata dalla nobiltà, viene proclamata imperatrice al posto del destituito Pietro III, il quale preferisce abdicare. Poco dopo, lo zar viene rinchiuso nel carcere di Ropsha, e viene ucciso in circostanze misteriose. vi è il sospetto della responsabilità di sua moglie, indicata come probabile mandante dell’assassinio. Il 20 giugno del 1762 Caterina Alekseevna sale al potere con il nome di Caterina II.
– Nel 1774, il cosacco Pugačëv arma una rivolta contro il governo centrale, ma Caterina II riesce a dominarla entro l’anno successivo. Caterina La Grande si interessa ai problemi dell’istruzione, provvede a un restauro quasi totale delle finanze di Stato e dà vita ai governatorati locali, per meglio dominare dal centro l’intero Paese.
– Nel 1783, unisce la Crimea alla Russia, sottraendola al dominio della Turchia, a seguito della guerra che coinvolge i russi con i turchi per quasi un decennio. Per ottenere questo risultato si avvale delle indubbie doti del suo nuovo amante, Grigorij Aleksandrovič Potëmkin, già noto durante la rivolta di Pugačëv.
– Nel 1795, ottiene tutte le regioni orientali della Polonia, spartita con la Prussia e con l’Austria. Anche in questa situazione Caterina II fa valere la sua influenza derivante da una sua precedente relazione con Stanislao Poniatowski, posto proprio dall’imperatrice, anni prima, sul trono polacco.
Caterina la Grande, muore a Puskin, il 6 novembre del 1796 all’età di 67 anni. Dopo la sua morte, il figlio, divenuto zar, Paolo I, non apprezzando l’opera della madre, nel dicembre dello stesso anno pretende che le spoglie del padre vengano riesumate e sepolte con tutti gli onori nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, insieme a tutti gli altri zar, secondo la tradizione russa.
Davide Zahedi