“l’essere umano oltre ai cinque sensi esterni, in comune con il mondo animale, possiede altri cinque sensi interni o facoltà intellettuali che sono: l’immaginazione, il pensiero, la comprensione, la memoria e la facoltà comune tra i sensi esterni ed interni”. (Abdu’l-Bahá).
Tramite la facoltà comune, l’immaginazione permette di concepire le cose, il pensiero riflette le loro realtà, la comprensione le assimila, la memoria le trattiene. Con questo processo l’uomo scopre la realtà del mondo invisibile. La rivelazione, l’ispirazione, l’illuminazione, l’intuizione, la cognizione, la folgorazione, ecc. rappresentano la nostra comprensione della realtà spirituale. Le scoperte, le invenzioni, le arti ed i mestieri sono frutto di questo processo nell’anima razionale; essi si manifestano nell’individuo secondo la capacità e potenzialità del recipiente. Tra i fattori determinanti per la nostra capacità d’intuizione v’è la meditazione. Nel mondo fisico non v’è colore ne forma in assenza di luce. È la luce del sole che stabilisce in definitiva il colore degli oggetti. L’anima che medita si sottopone al Sole della realtà spirituale, ne scopre i segreti e li traduce in fenomeni spesso utili al progresso della civiltà umana. Lo scopo del vero uomo è conoscenza del mondo, dell’universo e dell’Infinito. Il suo desiderio è di eccellere in ogni cosa; perciò, il processo delle scoperte e delle invenzioni non avrà mai termine. In particolare, le scoperte scientifiche che hanno a che fare con la matematica avvengono in maniera consequenziale e obbligata e sono frutto dell’intuito degli individui più intellettualmente dotati, favoriti e zelanti. La fisica, la chimica, la matematica, ecc. sarebbero state sviluppate nella stessa maniera da altri individui, se i primi tardavano ad scoprirle. Ma, vi sono espressioni d’intelletto che sono frutto dell’ispirazione individuale specifica. Le opere degli artisti, musicisti, poeti, scrittori e filosofi sono di questa categoria. La perdita prematura di uno scienziato matematico tarda le successive scoperte che egli avrebbe potuto conseguire; ma, altri suoi colleghi possono proseguire l’operato; invece, l’opera degli artisti è specifica; la morte di Mozart a 35 anni e Caravaggio a 39 furono delle perdite definitive. Si potrebbe dire che la scienza si scopre, l’arte si rivela! Di conseguenza, si può immaginare i danni che l’umanità subisce a causa della sua decimazione naturale o programmatica. Quanti geni e potenziali tali abbiamo perso nell’arco della storia nei cataclismi, conflitti, genocidi! Inoltre, poiché l’educazione e l’istruzione sono fattori determinanti per la formazione intellettuale degli individui, l’augurio è che presto un maggior numero di popolazione del mondo possa conseguirne l’eccellenza per contribuire al progresso maggiore della società umana.
Shahrokh Makhanian