VICTORIA CLAFLIN WOODHULL, ZERO VOTI NELLA CORSA ALLA CASA BIANCA

Il 3 novembre 1872, pochi giorni prima delle elezioni, insieme al marito e la sorella, la prima donna candidata alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America fu arrestata.
Si chamava Victoria Claflin Woodhull (Homer, 23 settembre 1838 – Bredon, 6 giugno 1927), un’attivista statunitense dei diritti femminili.  Quinta dei sette figli di Ruben Buckman Claflin (1796 -1885), proprietario di un mulino e di sua moglie Roxanna, nata Hummel (1803 -1889), fu particolarmente affiatata con una sorella sorella, Tennessee Celeste Claflin.

Le notizie sui primi anni di vita di Victoria sono scarse. Quando il mulino di proprietà del padre prese fuoco in circostante sospette la famiglia fu costretta ad abbandonare la città e costituì, data passione della madre per la chiaroveggenza, una compagnia itinerante di guaritori e chiaroveggenti.
– Nel 1953, all’età di quindici anni sposò il medico Canning Woodhull, la coppia ebbe due figli Byron (1854-1932) disabile e Zulu Maud, in seguito chiamata Zula (1861-1940).
Il matrimonio non fu dei più felici, Canning Woodhull era un alcolista con numerose relazioni extraconiugali. I deue si separano nel 1865.
– Nel 1966, Victoria sposò il colonnello James Harvey Blood, un ufficiale dell’esercito reduce della guerra di secessione. Da questo matrimonio non nacquero i figli, si interruppe dieci anni dopo, nel frattempo però Blood appoggiò le attività della moglie che divenne una delle donne più celebri degli Stati Uniti. La guerra civile aveva messo in luce, non solo l’importanza del ruolo femminile nella famiglia, ma anche nella società, nacquero i primi movimenti femminili. 

– Nel 1868, la coppia si trasferì a New York dove Victoria prese parte attivamente alla vita sociale, interessandosi di riforme sociali e del diritto di voto alle donne. Era affascinata e molto coinvolta da questo clima sociale e politico, utilizzando il suo indiscutibile fascino, e con l’appoggio del marito, conquistò l’ammirazione di Cornelius Vanderbilt, il quale aiutò Victoria in una serie di operazioni speculative nel mercato dell’oro. 
– Nel 1869, Victoria e Tennessee aprirono la prima società femminile di agenti di borsa di Wall Street, la Woodhull, Claflin & Co.
Le due sorelle erano già oggetto di una scettica e talvolta ostile curiosità da parte dell’ambiente economico di New York. Lo scandalo si amplificò ulteriormente dopo la pubblicazione del primo numero del “Woodhull and Claflin Weekly” del 14 maggio 1870, una pubblicazione settimanale, finanziata da Victoria e Tennessee, che si occupava di argomenti come l’eguaglianza sessuale, l’amore libero, l’educazione sessuale, l’occupazione femminile e il diritto di voto. 
Come prima donna broker e direttrice di un giornale, la Woodhull ancora oggi è un modello di ispirazione. Ma alla fine del ‘800, a causa delle sue idee troppo avanzate per i tempi, per le sue idee politiche, e in un mondo ancora fortemente maschilista, venne tacciata di essere una sorta di demonio. Ma nonostante tutto, il 10 maggio 1872 venne scelta dall’ Equal Rights Party per la corsa alla Casa Bianca. Ma non raccolse nemmeno un voto. La cosa era prevedibile, la popolazione femminile non poteva votare, solo nel 1920 le donne arrivarono al voto. È anche presumibile che i voti un suo favore siano stati annullati per ragioni difficilmente ricostruibili.
Inoltre il 3 novembre 1872, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, la Woodhull fu arrestata dalle autorità federali, insieme al marito James Harvey Sangue (29 Dicembre 1833 – 29 dicembre 1885) e alla sorella Tennessee Celeste Claflin (1845-1923), per un’inchiesta pubblicata sulle pagine del Woodhull & Claflin’s Weekly, il giornale diretto dalla donna, che denunciava un caso di adulterio tra il reverendo Henry Ward Beecher e Elizabeth Tilton, moglie di un editore di New York. La ragione di tale pubblicazione della Woodhull sul Beecher, che aveva criticato in pubblico le idee della candidata sull’amore libero, nasce dal voler evidenziare l’ipocrisia del prelato e portare la discriminazione femminile al centro dell’attenzione.
Sei mesi dopo l’arresto Woodhull venne rilasciata. Ben dopo le elezioni, cui non aveva potuto quindi partecipare per dare visibilità al suo programma di lotta contro la discriminazione. La Woodhull, che non si era scoraggiata, si ripresentò di nuovo nel 1884 e nel 1892, di nuovo senza successo. Nel frattempo, la donna divorziò dal secondo marito e successivamente si trasferì in Inghilterra, dove si sposò per la terza volta.
Perso l’interesse per la corsa alla Casa Bianca, la Woodhull non fece più ritorno negli Stati Uniti, e in Inghilterra diede alle stampe la rivista The Humanitarian, continuando a difendere i diritti delle donne. Ritiratasi a vita privata nel 1901, morì il 9 giugno 1927.
Dopo di lei, si dovette aspettare il 1972, quando Tonie Nathan si candidò ufficialmente alle presidenziali americane.

David Zahedi