Adora i cani e possiede tre carlini che li porta con se dovunque: Margot, Maude e Maggie. Dal marzo 2016 si è aggiunta anche Moon.
Valentino Clemente Ludovico Garavani, meglio noto come Valentino (Voghera, 11 maggio 1932), è uno stilista italiano, creatore dell’omonimo marchio.
Da ragazzo, tipo tranquillo e posato, dopo la licenza media si sente attratto dal mondo delle stoffe e della moda, si iscrive ad una scuola professionale di Figurino a Milano, ma non si limita solo a questo, la sua curiosità lo porta a viaggiare spesso all’estero e a un bisogno di apprendere. Studia francese alla Berlitz School e si trasferisce per molto tempo a Parigi.
La moda non è il suo unico interesse. Amante del ballo e dell’armonia, frequenta lezioni di danza dal maestro Violimin e da Vera Krilova. Sono anni spesi alla ricerca per migliorare se stesso e cercare una propria identità, mette giù le basi per sperimentare diverse soluzioni per le sue creazioni future.
Nel corso di una vacanza a Barcellona scopre l’amore per il rosso, come Tiziano Vecellio. Da questa folgorazione nascerà il suo famoso “rosso Valentino”, un rosso fra le tonalità dell’arancio e del rosso vero e proprio.
Negli anni ’50 entra nella casa di moda di Jean Dess. In questo atelier parigino viene a contatto con donne come Michelle Morgan e la regina Federica di Grecia Maria Felix.
– Nel 1954, collabora con la Viscontessa Jacqueline de Ribes alla sua rubrica di moda su un periodico femminile.
L’affermazione internazionale però è ancora lontana. Frequenta altre donne molto importanti quali Françoise Arnoul, Marie Hèléne Arnault, Brigitte Bardot e Jane Fonda.
Con l’aiuto finanziario del padre apre una sartoria tutta sua a Roma. Il finanziamento del genitore è piuttosto generoso, e gli permette di aprire la sartoria in di via Condotti, uno dei passaggi più “in” di Roma.
Inizia ad avere clienti come il magazzino inglese Debenham & Freebody per la riproduzione in serie di alcuni modelli di Alta Moda.
– Nel 1962, nasce il “Valentino prêt à porter”; è l’evento che lo lancia definitivamente e che lo fa conoscere anche nel mondo della moda.
Durante una sfilata di Alta Moda a Palazzo Pitti il Marchese Giorgini gli concede l’ultima ora dell’ultimo giorno per presentare i suoi modelli. La sua collezione autunno-inverno cattura l’attenzione della platea, con grande interesse dei compratori stranieri.
Il segno più evidente è l’articolo dell’edizione francese di “Vogue”. Di lì a poco, anche la stampa americana inizia ad interessarsi allo stilista italiano.
Negli stessi anni Valentino, ormai sulla cresta dell’onda, riceve personalità di grande prestigio, come la principessa Paola di Liegi, Jacqueline Kennedy e Jacqueline de Ribes, che visitano la sua la maison di via Gregoriana in Roma.
– Nel 1967, gli vengono assegnati due premi in America: il Neiman Marcus Award di Dallas, l’Oscar della Moda, e il Martha Award di Palm Beach.Gli viene commissionato di creare le divise per gli assistenti di volo della TWA. Sempre, nello stesso anno presenta la prima collezione Valentino Uomo. Le prime collezioni appaiono però sul mercato solo a partire dagli anni Settanta. Le creazioni di Valentino appaiono poi sulle copertine di Time e Life.
– Nel 1971, apre boutique a Ginevra e Losanna. Ormai è sotto i riflettori, Andy Warhol esegue un suo ritratto. Arriva poi la prima sfilata a Parigi della collezione Boutique, e apre a New York altre tre boutique.
Pochi sanno che in quei anni è stata prodotta una macchina con la griffe dello stilista. E’ la cosiddetta “Alfa Sud Valentino”, in bronzo metallizzato con tetto nero.
Negli anni ’80 la stella Valentino continua a brillare, sono numerosi i riconoscimenti e i successi conseguiti. Franco Maria Ricci presenta la sua biografia “Valentino”. Riceve in Campidoglio il premio “I sette re di Roma”.
In occasione delle Olimpiadi di Los Angeles, disegna le tute per gli atleti italiani.
– Nel 1984, in onore dei suoi primi 25 anni di moda, riceve dal Ministro dell’Industria Altissimo una targa di riconoscimento per “l’importantissimo contributo dato alla moda e al costume”. Viene accolto in visita ufficiale al Quirinale dal Presidente Pertini, in un incontro ripreso dalla stampa mondiale.
– Nel 1985, dà vita al suo primo progetto espositivo, l’Atelier delle Illusioni: una grande mostra al Castello Sforzesco di Milano con tutti i più importanti costumi di scena indossati al teatro della Scala dai più famosi cantanti.
Gli viene riconosciuto, dal Presidente Sandro Pertini, l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Qualche anno dopo sarà anche nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente Cossiga.
Tra i riconoscimenti internazionali è da ricordare che il sindaco di Beverly Hills organizzò addirittura un “Valentino’s day”, donandogli in quell’occasione le chiavi d’oro della città. Sempre a proposito degli Stati Uniti, un altro importante riconoscimento arriva da Washington, dove riceve il premio N.I.A.F per i suoi “inestimabili contributi alla moda negli ultimi trent’anni”.
Alla fine degli anni ’80 nasce a Roma “l’Accademia Valentino”, promotrice di eventi culturali, sociali e artistici e fonda l’associazione “L.I.F.E.” (“Lottare, Informare, Formare, Educare”), che utilizza i proventi dell’Accademia per il sostegno della ricerca contro l’Aids e delle strutture che si occupano di malati.Nello stesso periodo apre a Los Angeles la sua più grande boutique: oltre mille metri quadrati che raccolgono tutte le linee create dallo stilista.
Il 6 e il 7 giugno 1991, celebra i suoi trent’anni di moda “Trent’anni di Magia”. Il festeggiamento prevede una serie di manifestazioni. Il Sindaco di Roma organizza in suo onore una mostra ai Musei Capitolini, che comprende disegni originali di Valentino e una selezione di fotografie della sua moda e dipinti realizzati da grandi fotografi ed artisti.
La mostra “Trent’anni di Magia” viene allestita anche a New York dove registra 70.000 visitatori in meno di due settimane. I proventi vengono donati da Valentino al New York Hospital per finanziare la costruzione di una nuova ala dell’Aids Care Center.
– Nel 1993, inaugura a Pechino la più importante manifestazione del tessile cinese. Lo stilista è ricevuto da Jiang Zemin, Presidente della Repubblica Cinese e dal Ministro dell’Industria Yu Wen Jing.
– Nel gennaio del 1994, debutta in America come costumista teatrale per l’opera “The Dream of Valentino”, ispirata alla vita di Rodolfo Valentino. Nello stesso tempo a New York nove abiti disegnati dal couturier sono scelti come opere simbolo per la mostra “Italian Metamorphosis 1943-68” allestita al Museo Guggenheim.
La sua storia che non ha mai visto incrinature, si chiude con la vendita della maison, e quindi del marchio, alla tedesca Hdp. Al momento della firma della cessione, ripresa dalle telecamere, tutto il mondo ha potuto vedere le lacrime dello stilista mentre si separava dalla sua creatura più amata.
– Nel 2005, gli viene conferita la Légion d’honneur (Legion d’onore, ordine cavalleresco creato da Napoleone), l’onorificenza più alta della repubblica Francese, che viene concessa ai non francesi.
– Nel 2007, dopo 45 anni di moda, dichiara che lascerà la casa Valentino Fashion Group: “Ho deciso che questo è il momento perfetto per dire addio al mondo della moda”.
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Francesco Murini