LA STORIA DEL CALCIO

Il calcio non è una invenzione degli inglesi, come sostengono da sempre. Il gioco più apprezzato del mondo ha origini dall’antica Grecia, si chiamava episciro, per poi chiamarsi pheninda all’introduzione dell’uso delle mani. Invece nel mondo romano prese il nome di harpastum. Secondo altre fonti, il gioco del pallone esisteva già nell’antica Cina, addirittura arrivando molti secoli prima di Cristo e chiamandosi, per l’appunto, tsu ciu: calcio palla.
Nel periodo rinascimentale, è ben documentato il calcio fiorentino, florentinum harpastum, diffuso anche in altre città del nord Italia, sino a Milano e Venezia. Una disciplina sportiva violenta con uso delle mani, come l’attuale rugby.
Nel secolo XVIII, in Inghilterra, inizia la discipline che assomiglia di più al calcio moderno, con tanto di federazione.
– Nel 1846, le correnti, per la prima volta si separarono e nacque la cosiddetta Università di Rugby, la quale decise per l’uso delle mani e dei piedi, favorendo anche il contatto violento. A Cambridge, invece, nacque quella che viene considerata la prima e vera squadra di calcio moderno: il Cambridge Club Football.
Entrambe le discipline scelsero come finalità del gioco, il termine “rete”, ma in un secondo tempo una disciplina decise per il termine “meta”, e l’altra decise per la traduzione in inglese, “goal”.

In Inghilterra, verso 1850, le nuove squadre cominciarono a nascere in tutta l’Inghilterra, spesso nelle scuole e nelle università, come dei veri e propri club indipendenti.
– Nel 1855, dopo Cambridge, nacque Harrow, una squadra ufficiale.
– Nel 1862, naque anche l’Hallam Club Football, il Forest Club Football per diventare il glorioso Nottingham Forest, il Nott County Football.
– Nel 1863, in inghilterra si contavano ben 11 squadre. Furono loro, a dare vita alla prima e vera associazione calcistica moderna, “Football Association”.

– Nel settembre del 1863, le 11 squadre, con un proprio delegato, come accade ancora oggi, in occasione delle riunioni importanti della Fifa, cominciarono a riunirsi alla Freemason’s Tavern, in Great Queen Street, a Londra, quartiere Lincoln. Le regole del gioco non erano state ancora fissate: le mani erano più o meno escluse, ma restavano dei luoghi ancora oscuri, da regolarizzare al più presto.
Il 2 gennaio 1864, la Football Association fissò una data inaugurale, durante la quale si sarebbe dovuta giocare la prima e moderna partita di calcio. Il luogo scelto fu, Battersea Park. Ma la vera partita inaugurale fu il 19 dicembre del 1863, a Mortlake, che mise di fronte il Morley’s Barnes team ed i loro vicini del Richmond F.C. Il match finì zero a zero e sancì anche il distacco del team di Richmond, il quale da principio aveva manifestato la propria intenzione di aderire alla Federazione, cosa che non fece dopo lo scoraggiante pareggio senza reti. Preferì passare ufficialmente alla Rugby Football Union. 
La prima partita ufficiale di calcio però, non si giocò il 2 gennaio, venne spostata alla settimana successiva, sabato 9 gennaio 1864. I membri della gara furono scelti dall’allora presidente della FA, tale A. Pember, oltre che dal segretario Ebenezer Cobb Morley. Vi presero parte i migliori giocatori del tempo. 
L’evoluzione della Football Association fu rapida e, dal 1882, iniziarono a prenderne parte  anche le vicine federazioni scozzese, gallese e nordirlandese. Nacque così la “Home Nation”, composta dalle 4 federazioni del Regno Unito, deputate ad emettere le regole del gioco, a cambiarle e, nell’eventualità, a deliberarne di nuove.
– Nel 1871, nacque la Rugby Football Union, dando una definitiva separazione tra le due discipline sportive, somiglianti ma incompatibili tra loro. Venne inoltre deciso che il portiere avrebbe potuto prendere il pallone con le mani, unico tra tutti, ma rigorosamente nella propria area “di rigore”. Altra regola nuove fu quello del fuorigioco, stabilita per evitare che alcuni giocatori stazionassero lontano dalla palla, in modo a dire dell’epoca sleale.  
– Nel 1875, la Football associatio stabilì che le porte dovevano misurare 7,32 metri di larghezza e 2,44 metri, il pallone doveva essere di cuoio, con un peso massimo di 450 grammi e minimo di 410. Il campo doveva invece misurare dai 90 metri ai 120 di lunghezza e dai 45 metri ai 90 di larghezza. La durata di una partita fu da subito fissata definitivamente in 90 minuti. I calciatori, sarebbero dovuti essere 11.
– Nel 1886, avvenne la modifica definitiva, decisa dalla FA, la quale stabiliva che il giocatore si trovava in posizione regolare, quando aveva almeno tre giocatori tra lui e la porta avversaria. 

Gli inglesi esportarono il gioco del calcio, il quale grazie alla sua semplicità di base, conobbe subito una grande popolarità fuori dai confini britannici. In Italia arrivò a Genova, città da sempre vicina per traffici con la Gran Bretagna, commercialmente amica.
– Nel 1893 infatti, nacque la prima società italiana, la Genoa Cricket and Athletic Club. – – Nel 1896, tre anni dopo, a Torino, nacque al Federazione Italiana Football, che nel 1909, diventa definitivamente, a Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), esattamente nel 1909.
– Nel 1897, viene creata la PFAProfessional footballer’s association, la prima associazione di giocatori britannici. 

– Nel 1904, grazie all’impulso della Football Association, l’Europa cominciava ad organizzarsi e venne costituita la Fédération Internationale de Football Association, quella che sarà nota come FIFA. Ne facevano parte Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Danimarca, Svezia e Spagna, con sede a Parigi.
– Nel 1906, La Football Association entrò in FIFA per poi uscire nel 1928, 22 anni dopo, per alcune divergenze riguardanti il trattamento dei giocatori professionisti appartenenti al blocco delle Home Nations. Questa autoesclusione, non permise all’Inghilterra a prendere parte alle prime edizioni dei Campionati Mondiali, fino al 1946, l’anno del rientro nella FIFA, Il rientro l’inghilterra di partecipare ai Mondiali del 1950.

 

Andrea carraro