L’intento era quello di “rendere gloria alla libertà e alla Repubblica, nella speranza che questi valori non muoiano.”
Nel 1865, in una conversazione a casa propria in Versailles, l’intellettuale Edouard Laboulaye, ardente sostenitore dell’Unione nella Guerra di secessione americana, disse: “Se un monumento deve sorgere negli Stati Uniti come ricordo della loro indipendenza, devo credere che sia naturale realizzarlo con sforzi comuni, un lavoro comune delle nostre due nazioni”. Il commento di Laboulaye non era evidentemente una proposta, ma ispirò un giovane scultore, Frédéric Auguste Bartholdi, che era presente al pranzo.
Il 19 giugno del 1885, la Statua della Libertà arriva nel porto di New York. A Parigi, sulla Senna si trova l’originale che spesso viene erroneamente detto che è una copia.
La prima pietra per le fondamenta è stata posata su Bedloe’s Island, a New York il 5 agosto 1884, il progetto venne completata nel 1885 e inaugurata il 28 ottobre 1886. Durante l’inaugurazione, furono distribuite alcune miniature della statua, fabbricate dalla società francese Gaget, Gauthier & Co. Per la difficoltà di pronuncia della parola Gaget, gli americani la trasformarono nella nota parola gadget.
“La libertà che illumina il mondo”, in inglese “Liberty enlightening the world” e in francese “La liberté éclairant le monde”, nota come “Statua della Libertà”, è un monumento simbolo degli interi Stati Uniti d’America.
La Statua della Libertà entra a New York dalla porta principale, dal porto sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan, per poi appoggiarsi sulla rocciosa Liberty Island, ex Bedloe’s Island. Come ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA, ma nel secolo precedente, per chi era alla ricerca di una vita migliore, un simbolo di benvenuto e di speranza.
Fu Ideata da Édouard René de Laboulaye e progettata dai francesi Frédéric-Auguste Bartholdi (Colmar, 2 agosto 1834 – Parigi, 4 ottobre 1904) e Gustave Eiffel, e costruita tra il 1880-1886. È alta il tutto 93 metri, è visibile fino a 40 chilometri di distanza e gode di una struttura reticolare interna in acciaio rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme, che poggia su un basamento granitico grigio-rosa di provenienza sarda e domina la baia di New York.
Rappresenta una donna che indossa una lunga toga e tiene fieramente in una mano una fiaccola, simbolo del fuoco eterno della libertà, mentre nell’altra mano stringe un libro recante la data del “July IV MDCCLXXVI”, 4 luglio 1776, giorno dell’Indipendenza americana. Ai piedi vi sono delle catene spezzate per indicare la liberazione dal potere dittatoriale e, in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti.
Liberty Island è stata di proprietà del Governo federale degli Stati Uniti dal 1800 fino al 1944. Oggi è gestita dal National Park Service. Anche se nota come la “l’isola della Statua della Libertà di New York”, appartiene allo Stato del New Jersey.
David Zahedi