Oltre ai piedi d’oro, possiede ancora oggi una “schiettezza o faccia tosta” che unita al suo grande amore per il calcio, gli hanno permesso di vivere una splendida carriera come dirigente e organizzatore.
Michel François Platini (Jœuf, 21 giugno 1955), ex calciatore francese, attualmente è un dirigente sportivo, allenatore di calcio e presidente dell’UEFA dal 26 gennaio 2007.
Michel, secondo figlio della famiglia Platini, ristoratori di origini italiane, è considerato un’artista e genio del pallone. La sua carriera inizia seguendo il papà Aldo, capitano della squadra del Jovincenne. Successivamente, grazie al suo talento, con il passar del tempo Michel arriva a giocare in prima squadra presso il club di Joeuf. In poco tempo il nome di Michel Platini è di interesse di tutti.
– Nel 1972, Platini passa al Nancy, debutta come ala sinistra nella partita del Nancy contro il Nimes.
– Nel 1976, Platini debutta sulla scena internazionale: segna il suo primo gol con la maglia della nazionale francese. Nello stesso anno è scelto per partecipare ai Giochi Olimpici di Montreal. Vince poi la Coppa di Francia con il Nancy, segnando il gol della vittoria contro il Nizza.
Il genio del pallone, il 27 dicembre del 1977, si sposa e diventa il padre di due bambini.
Il suo nome viene consacrato come talento internazionale, quando nel 1977, viene scritto al terzo posto della classifica per l’assegnazione del Pallone d’oro.
– Nel 1978, cosa scontata, partecipa ai Mondiali di calcio di “Argentina 1978”, torneo che si rivela un’esperienza negativa per la Francia.
Il 31 maggio 1979, il Re del calcio piazzato, così chiamato per le sue micidiali e precisissime punizioni, gioca la sua ultima partita con il Nancy, per poi passare alla Saint-Etienne.
– Nel 1981, ottiene per la prima volta il titolo di campione di Francia in occasione dell’ultima partita di campionato contro il Bordeaux; il risultato finale è di 2-0, l’autore delle due reti è solo lui, diventa un eroe per la città.
– Nel 1982, accompagna la Francia al quarto posto del Mondiale spagnolo, rivelandosi uomo partita nella tremenda semifinale persa contro la Germania Ovest a Siviglia.
Dopo il mondiale spagnolo, viene ingaggiato passa alla Juventus, scelto da Gianni Agnelli in persona proprio per la “fantasia” che il francese sa esprimere. Per soli 880 milioni di Lire, per due anni, chiede solo, alla firma del contratto, di restare disponibile al 100% per la nazionale francese. La prima stagione non fu facile, in poco tempo la squadra bianconera perde lo scudetto contro la Roma, e la finale di Coppa Campioni contro l’Amburgo. Platini e la Juventus possono consolarsi con la Coppa Italia ed il titolo di miglior giocatore d’Europa. Platini vince il suo primo “Pallone d’Oro”.
– Nel 1984, l’anno della rivincita, la Juventus ottiene la sua prima incoronazione europea nella finale della Coppa delle Coppe contro l’Oporto. Platini vince per la seconda volta il “Pallone d’Oro” e vince il campionato italiano, considerato il più difficile del mondo, scalando la classifica capocannonieri. Sempre nel 1984 si aggiudica gli Europei.
– Nel 1985, grazie a un rigore del fuoriclasse, la Juventus vince la Coppa dei Campioni. Nello stesso anno per la terza volta consecutiva è il capocannoniere del campionato e per la terza volta consecutiva vince il “Pallone d’Oro”. Platini è adulato dai fan e ammirato dagli avversari. La sua fama supera ogni frontiera e il suo nome viene accostato a quello del leggendario del calcio del passato, il grande Pelé.
– Nel 1986, dopo la vittoria con la Juventus a Tokyo della Coppa Intercontinentale, si aggiudica il suo secondo scudetto con la compagine bianconera e gioca il suo terzo Mondiale in Messico; sarà proprio la Francia di Platini ad eliminare l’Italia, campione in carica.
Il 17 maggio 1987, dopo una partita contro il Brescia presso lo Stadio Comunale di Torino, l’aso del pallone annuncia il suo ritiro. Un mese più tardi lascia anche la nazionale francese, dopo 72 presenze.
Abbandonato il campo come giocatore, crea la “Fondazione Michel Platini” di cui è Presidente. L’organizzazione ha l’obiettivo di aiutare i tossicodipendenti.
– Il 23 marzo 1988, dieci mesi dopo la sua ultima partita con la maglia della Juventus, Platini organizza la sua partita di addio. Allo stadio Marcel Picot di Nancy, scende in campo una rara concentrazione di stelle: per la prima volta Pelé, Maradona, Beckenbauer, Tardelli, Boniek, Zoff vestono la stessa maglia.
Pochi mesi dopo, viene chiamato per assumere la funzione di vicepresidente dell’AS Nancy e, subito dopo, viene scelto come allenatore della nazionale francese, ma la mancata qualificazione agli europei del 1992 e le polemiche spingono l’eroe francese a lasciare l’incarico per diventare Presidente del comitato organizzatore dei mondiali di Francia 1998.
– Nel 2007, viene eletto anche presidente dell’UEFA.
David Zahedi