“MITICI MASCHI”, DI DR.SSA CLAUDIA CARDINALI

“Agli uomini piacciono le bionde”, dice il titolo di un famoso filmE alle donne, come piacciono gli uomini?
Sembra abbastanza condiviso il gusto per il “maschio latino”: moro, carnagione scura, occhi scuri o azzurri. Questo modello potrebbe adattarsi sia a Zeus, dio dell’Olimpo, che ad Ulisse, personaggio omerico protagonista di viaggi e battaglie avventurosi.
In Zeus identifichiamo il grande seduttore, l’uomo di potere che vanta un consistente numero di donne ai suoi piedi. Ammaliate dal suo indiscutibile fascino, alcune se ne sentono lusingate mentre altre ne restano vittima facendo fatica a staccarsene.
Queste sono le donne che investono più del dovuto sull’altro. Sì, perché l’uomo Zeus non può legarsi ad una sola donna, egli è portato verso la conquista del femminile e non può (non è in grado di ?) investire nei sentimenti.
Zeus è il maschio che quando è attratto da una donna la possiede. Ora grazie al fascino del suo potere ora ricorrendo ai più svariati inganni e sotterfugi.
La numerosa prole attesta la sua forza e virilità.
Ulisse invece è l’uomo non bello ma è capace di amare. Sa corteggiare una donna, la affascina con il suo spirito avventuriero, il coraggio, e la seduce con la sua intelligenza.
L’umiltà e l’astuzia lo aiutano a maneggiare strategicamente le realtà che gli si presentano davanti (ricordiamo quando disse a Polifemo di chiamarsi Nessuno o quando si liberò dalla maga Circe).
Nell’ Iliade lo vediamo maschio virile che vince con gli uomini; poi, nell’Odissea Ulisse si confronta con la donna. Contatta desiderio ed ansie verso il femminile, incarnando le contraddizioni dell’umano che nelle sue debolezze scopre potenzialità latenti, abilità, punti di forza.
Egli seduce e si fa sedurre dalla donna. Fa esperienza del “cedere” ad essa, senza perdere mai se stesso. E mantiene il sentimento per Penelope, alla quale torna.
Poi c’è Apollo, prototipo dell’uomo “bello come il Sole” che seduce facilmente con la sola estetica, per cui basta l’attrazione fisica con la donna perché i due condividano il piacere “ fino al calar del sole”.
Immaginando tre diverse sessualità possibili ne potrebbe risultare quanto segue:
Zeus è attento al piacere della partner perché serve a conservargli la fama, senza per questo rinunciare al proprio appagamento sessuale che la donna deve procurargli.
Ulisse è attento e sensibile al piacere dell’altra, che già è per lui motivo di gratificazione fisica e mentale; e così la donna è portata a fare altrettanto per /con lui.
Infine Apollo, potremmo pensarlo (come) oggetto sessuale delle donne le quali si fregiano
dell’ averlo sedotto.
L’orgasmo di Apollo non pare essenziale, mentre la ferita narcisistica gli potrebbe derivare da un rifiuto da parte della donna e/o da un insuccesso sessuale.
Da ciò Ulisse appare più immune, perché, come la sua sessualità, attinge alla sua maturità di una condizione adulta.

Dr.ssa Claudia Cardinali
Psicologa Psicoterapeuta – Esperta in Sessuologia Clinica