PAPA ALESSANDRO VI, IL PAPA PIU’ CONTROVERSO DELLA STORIA DEL PONTEFICATO

Molto probabilmente si tratta del Papa più controverso della storia cattolica.
Papa Alessandro VI, nato come Roderic Llançol de Borja, italianizzato Rodrigo Borgia (Xàtiva, 1º gennaio 1431 – Roma, 18 agosto 1503), fu il 214º papa della Chiesa cattolica dal 1492 al 1503.
Si trasferisce a Bologna da molto giovane per studiare giurisprudenza. Ma essendo nipote di Alonso Borgia ovvero Papa Callisto III, fratello di sua madre Isabella, Rodric intraprende la strada ecclesiastica e grazie allo zio viene nominato cardinale a soli 25 anni. Ma nonostante questa strada condouce una vita molto dissoluta; già all’arriva a Roma ha un figlio illegittimo.
Il futuro Papa ha numerose amanti; dal 1460 si concede un’amante fissa, la nobildonna romana Giovanna Cattanei detta Vannozza, dalla quale avrà addirittura quattro figli, naturalmente illegittimi, Giovanni, Cesare, Lucrezia e Goffredo.

Avrà anche un’altra figlia, Laura, anche questa da una nobildonna, Giulia Farnese, e numerosi altri figli da donne sconosciute.
Nel 1957, diventa Cancelliere della Santa Sede, carica che gli permette di diventare il secondo cardinale più ricco di Roma.
Nel 1458, alla morte del Calisto III, riesce comunque a conservare il suo potere fino a diventare lui stesso Papa. 

Nel 1492, diventa finalmente Papa corrompendo un numero spropositato di cardinali e promettendo promozioni e favori. Il nuovo Papa si premura velocemente di onorare gli impegni che aveva preso durante il conclave con i cardinali che avevano contribuito alla sua nomina, Uno di questi fu cardinale Ascanio Sforza, al quale dona il palazzo padronale della famiglia Borgia, oltre a nominarlo Vicecancelliere.
Alessandro VI si ritrova all’inizio del suo mandato a fronteggiare egregiamente il caos in cui era caduta Roma durante il periodo post morte di Innocenzo VIII e compie importanti riforme.
Non disdegna la simonia e nepotismo, infatti nomina cardinale all’età di diciotto anni suo figlio Cesare Borgia, che dopo cinque anni però dismette la porpora cardinalizia e sposa la cugina del re di Francia diventando il Duca del Valentinois.
Nel 1493, dopo solo un anno di pontificato, Alessandro VI si trova a fronteggiare una notevole crisi politica in Italia: Carlo VIII, re di Francia, avanza diritti sul Regno di Napoli e questo preoccupa molto il Papa che non vuole un nemico così potente al confine con lo Stato Pontificio, cosi si vede costretto ad allearsi con gli Aragonesi, legittimi regnanti di Napoli.
Il Sovrano francese, infastidito dal comportamento del pontefice, scende in Italia con il suo esercito; il Papa è costretto a scendere a patti e concede ai Francesi il passaggio in cambio di un giuramento di obbedienza. Così il 22 febbraio del 1495 l’esercito francese entra a Napoli.
Questa patto scatena la reazione antifrancese della Lega Santa, un’alleanza che comprende la Spagna, il Papa, gli Asburgo, Milano e Venezia. Il 6 luglio a Fornovo avviene la battaglia tra le forze dell’alleanza e i Francesi: Carlo VIII ne esce sconfitto e torna nella sua Francia e gli Aragonesi riprendono il Regno di Napoli.
Alessandro VI era responsabile anche della bolla papale Inter Caetera per regolare la contesa territoriale tra Spagna e Portogallo sui territori del Nuovo Mondo, e da buon spagnolo favorisce il suo paese stabilendo che tutte le terre a 100 leghe dall’isola di Capo Verde siano spagnole, escludendo di fatto il Portogallo dall’America. Più tardi però, la bolla, troppo penalizzante per i portoghesi, viene cambiata dal Trattato di Tordesillas che sposta molto più ad ovest la linea di confine, permettendo così al Portogallo il dominio sul Brasile.
Un’altra grana per Alessandro VI è rappresentata dal suo ambizioso figlio Cesare Borgia soprannominato Valentino, descritto in modo dettagliato anche da Niccolò Machiavelli, che dopo aver sposato la cugina del nuovo Luigi XII, Re di Francia, decide di creare un proprio ducato in Romagna. Per realizzare questa impresa servono molti soldi e Cesare dopo l’investitura a Duca di Valentinois si rivolge al suo potente padre, il quale non esita a vendere ben dodici titoli di cardinale ricavandone una quantità molto cospicua di denaro che servono a finanziare le ambizioni del figlio.
Il figlio Cesare riesce a conquistare parecchie città della Romagna tra cui Pesaro, Urbino, Forlì, Rimini e viene effettivamente investito della carica di Duca di Romagna dal padre. Anche la Toscana rientra nei progetti di potere di Cesare Borgia, ma la morte improvvisa del padre ne ferma irrimediabilmente l’ascesa.
Papa Alessandro VI Borgia muore il 18 agosto del 1503 a Roma, probabilmente per malaria. Ma un’altra plausibile ipotesi parlerebbe di avvelenamento per errore; i Borgia sono storicamente noti per essere molto avvezzi all’uso del veleno per eliminare gli avversari politici. Vi sono testimonianze che il veleno fosse destinato al cardinale Adriano Castellesi durante un banchetto, ma per sbaglio sarebbe stato bevuto dal Papa Borgia.

David Zahedi