IL DISCORSO DI ADDIO DI GEORGE WASHINGTON

Sapeva di avere dato alla patria, alla sua nuova nazione, un governo forte sia all’interno che all’estero. Sapeva di avere dato agli Stati Uniti d’America una finanza sana e il rispetto di sé stessa.
Il suo volto, insieme a quello di Abramo Lincoln, Thomas Jefferson e Theodore Roosevelt è ritratto sul Monte Rushmore.
Il comandante in capo dell’Esercito continentale durante tutta la guerra di indipendenza americana (1775–1783) e il primo Presidente degli Stati Uniti d’America, George Washington (Bridges Creek, 22 febbraio 1732 – Mount Vernon, 14 dicembre 1799), considerato uno dei grandi padri fondatori della nazione, nonché il presidente nel 1787 della Convenzione per la Costituzione, pubblicò, il 19 settembre 1796, il suo addio dalla nazione, che generazioni di giovani americani hanno imparato a memoria.
Nonostante che, nel 1796, avrebbe sicuramente potuto essere rieletto se avesse voluto, per il prestigio del suo nome, scelse comunque, stanco della lotta, di ritirarsi alla vita privata. 
Nel marzo 1797 consegnò la presidenza al suo successore John Adams e si ritirò sulle sue terre.


David Zahedi