Julius Henry Marx, noto come Groucho Marx (New York, 2 ottobre 1890 – Los Angeles, 19 agosto 1977), è stato un attore comico e scrittore statunitense, vincitore dell’Oscar Onorario del 1974.
Groucho, terzo dei cinque “Fratelli Marx – Marx Brothers”, il gruppo comico di origile ebraica ancora oggi tra i più amati di tutti i tempi, riusci ad affinare quella comicità che lo rende poi più celebre degli altri componenti del gruppo grazie soprattutto alla sua veloce parlantina, la battuta fulminea e i giochi di parole.
I componenti del gruppo erano:
- Chico – Leonard Marx (22 marzo 1887 – 11 ottobre 1961)
- Harpo – Adolph Arthur Marx (23 novembre 1888 – 28 settembre 1964)
- Groucho – Julius Henry Marx (2 ottobre 1890 – 19 agosto 1977)
- Gummo – Milton Marx (23 ottobre 1892 – 21 aprile 1977)
- Zeppo – Herbert Marx (25 febbraio 1901 – 30 novembre 1979)
Il “sense of humor” di Groucho è sarcastico e costituiva una eccentrica maschera comica dai tratti inconfondibili: sopracciglia dipinte, vistosi baffi, sguardo ammiccante, il sigaro perennemente tra i denti oppure fra le dita della mano, la frenetica andatura, sono le sue principali caratteristiche fisiche.
Tutti questi tratti fisici e comici sono stati ripresi in Italia per creare un personaggio che ha contribuito ad allungare il mito del personaggio di Groucho Marx: stiamo parlando della spalla di Dylan Dog, noto personaggio dei fumetti creato da Tiziano Sclavi nel 1986. All’interno dell’opera dylandogiana Groucho è a tutti gli effetti Groucho Marx, non un semplice personaggio a lui ispirato. Tornando al Groucho attore, raggiunge il grande successo nel 1924 con la commedia teatrale “I’ll say she is”. L’anno dopo, nel 1925, è la volta di “The cocoanuts”, spettacolo rappresentato a Broadway per un anno e poi riproposto in una lunga tournée americana tra il 1927 e il 1928.
Nel 1929, esordisce al cinema con “The Cocoanuts – Il ladro di gioielli”, trasposizione cinematografica del precedente successo teatrale; poi arriva “Animal Crackers” del 1930, tratto anch’esso da uno spettacolo di Broadway dei Fratelli Marx.
Dopo il dissacrante “La guerra lampo” dei fratelli Marx del 1933, Groucho assieme ai fratelli passano dalla Paramount alla MGM; realizzano in questi anni due delle loro pellicole più celebri: “Una notte all’opera – A Night at the Opera” del 1935 e “Un giorno alle corse – A Day at the Races” del 1937 entrambe per la regia di Sam Woods.
In questi anni, fa da spalla ai Fratelli Marx, l’attrice Margaret Dumont che, tra il 1929 e il 1941, recita con loro in sette film.
All’inizio degli anni Quaranta, con il declino del trio, Groucho decide di proseguire la carriera di attore cinematografico solo con qualche saltuaria apparizione in commedie brillanti. Inizia anche la carriera di conduttore radiofonico, e dal 1947 conduce lo show a quiz “You bet your life”, che in seguito viene riadattato in versione televisiva che andrà in onda con grandissimo successo fino al 1961.
Già dal 1930, l’umorismo dissacrante e satirico di Groucho trova spazio anche sulla carta con il suo primo libro “Beds – Letti”, una raccolta di divertenti brani che raccontano il rapporto della gente con il proprio letto. Tra i suoi libri ricordiamo anche la raccolta epistolare “Le lettere di Groucho Marx”, del 1967.
All’età di 84 anni, nel 1974, Groucho viene premiato con un Oscar alla carriera.
Gli ultimi anni di vita per Groucho non sono stati facili: dopo tre matrimoni e conseguenti battaglie legali, ormai anziano, riscontra i problemi fisici e sociali della senilità avanzata, che lo rendono non più autosufficiente.
Il 19 agosto 1977, Groucho Marx si spegne a 86 anni, a Los Angeles, per una polmonite.
Arman Golapyan