MARIA ANTONIETTA

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d’Asburgo-Lorena, nota come Maria Antonietta (Vienna, 2 novembre 1755 – Parigi, 16 ottobre 1793), arciduchessa d’Austria, figlia di Maria Teresa d’Austria e di Francesco Stefano di Lorena, per rinforzare l’alleanza tra l’Austria e la Francia contro la Prussia e l’Inghilterra, venne data in sposa, quattordicenne, al delfino di Francia, il futuro Luigi XVI. L’erede al trono di Francia, deve inchinarsi alla ragione di stato e sposa Maria Antonietta con una sfarzosa cerimonia. Ben presto, dopo il matrimonio, l’imperatrice Maria Teresa viene informata che il matrimonio della figlia non è stato ancora consumato, e che di ciò ne è responsabile Maria Antonietta. Alla corte di Parigi si mormora che Maria Antonietta pensi solo a divertirsi, trascurando i propri doveri di moglie. Per combattere la solitudine, la noia e il matrimonio deludente e tormentato, comincia a vivere nelle frivolezze, dedicandosi a sperperi inutili. Anche l’amicizia con la sua dama di compagnia diviene uno dei pettegolezzi preferiti a corte: la loro intimità, unitamente al mancato arrivo di un erede, alimenta le dicerie sui suoi costumi. Invece, in realtà, Luigi non può avere rapporti sessuali a causa di una malformazione fisica, che un intervento chirurgico correggerà solo anni più tardi.
Nel 1774, Luigi XV è colpito dal vaiolo. Alla sua morte, Maria Antonietta e Luigi XVI diventano i nuovi sovrani di Francia. Il nuovo re, di carattere debole, si adopera per soddisfare le richieste della giovane moglie, alla quale permette di vivere da sola nel Petit Trianon, nei giardini di Versailles. Circolano voci su Maria Antonietta; definendola lontana dai problemi del popolo, come per esempio quando viene informata che è stato interrotto l’approvvigionamento del pane, alimento base dei contadini. Le viene attribuita la frase: “Dategli le brioches”. Ma è una falsità, perchè Maria Antonietta è ben consapevole dell’importanza di mostrare interesse per i problemi del popolo. Ma il popolo non l’ama e molti a corte la detestano. 

Dopo otto anni di matrimonio, il re si sottopone finalmente all’operazione chirurgica, Maria Antonietta rimane incinta. Il 18 dicembre 1778, dà alla luce una bambina e nel 1781 arriva anche il sospirato erede maschio. Nel frattempo, la situazione finanziaria dello stato peggiora. Così, quando la regina di Francia ordina la costruzione di un costosissimo villaggio con otto cottage e una fattoria nei suoi giardini privati al Trianon, il risentimento nei suoi confronti raggiunge il non immaginabile, rendendola il capro espiatorio di tutti i problemi del paese. Senza poi dimenticare l’affare della collana che diede il colpo di grazia all’immagine di Maria antonietta. 
Nell’inverno del 1788, Versailles è colpita da una vera tragedia: il figlio maggiore, l’erede al trono di Francia, si ammala di tubercolosi e muore. In primavera, mentre i sovrani sono ancora sconvolti dal dolore, la situazione politica precipita: i membri eletti degli Stati Generali costituiscono l’Assemblea Nazionale e, sfidando l’autorità assoluta del re, giurano di non sciogliersi finché la Francia non avrà ottenuto una costituzione. La situazione precipita il 14 luglio 1789, quando il popolo di Parigi vanno apertamente contro la monarchia con la presa Bastiglia. Maria Antonietta cerca invano di convincere il re che è arrivato il momento di usare la forza.
Il popolo di Parigi si ribella di nuovo in ottobre, quando le donne parigine marciano su Versailles e Maria Antonietta fugge dal Petit Trianon, che non rivedrà mai più. All’alba del giorno seguente, il popolo prende d’assalto il palazzo reale e Maria Antonietta riesce a fuggire attraverso un passaggio segreto, sottraendosi al linciaggio. La copia reale, braccata e spaventata, si rifugia nel palazzo abbandonato delle Tuileries. Dentro la quale, praticamente, resteranno prigionieri per 18 mesi. Nel frattempo la situazione politica peggiora di giorno in giorno.
Nella notte del 20 giugno 1791, Maria Antonietta e la famiglia reale tentano la fuga, lasciando Parigi nel più gran segreto. Ma il loro piano va in fumo: sono riconosciuti e bloccati nella cittadina di Varenne. Nel settembre del 1791, Luigi XVI è costretto ad accettare la costituzione, nonostante l’opposizione della regina. Intanto, Maria Antonietta in segreto chiede aiuto ai sovrani stranieri, sperando di intimidire i radicali con la minaccia di un intervento armato. Nell’aprile del 1792, l’Austria e la Prussia dichiarano guerra alla Francia. All’alba del 10 agosto 1792, ventimila parigini circondano il palazzo reale. Luigi XVI è consapevole che ogni resistenza è inutile e lascia il palazzo insieme alla sua famiglia e ai suoi ministri. La famiglia reale viene portata nel Tempio, una fortezza medievale che diventa la sua prigione. Nel settembre 1792, 1.400 nobili vengono massacrati. Nello stesso mese, l’esercito rivoluzionario sconfigge i prussiani nella battaglia di Valmy. Non più impauriti dalla minaccia di un intervento straniero, i rivoluzionari fanno nascere la Repubblica Francese. Intanto, viene scoperta la corrispondenza segreta di Luigi XVI, che fornisce la prova che il re ha tentato di soffocare la rivoluzione. Ora non ci sono più dubbi sul fatto che sarà processato.
Il 21 gennaio del 1793, il re di Francia Luigi XVI viene ghigliottinato. Il 1 luglio la regina viene separata dal figlio, rinchiuso in un’altra parte della prigione. Quando Marat, uno dei capi della rivoluzione, viene trovato assassinato nella sua vasca da bagno, il popolo chiede vendetta. Così, Maria Antonietta viene rinchiusa alla Conciergerie, la prigione dei condannati a morte prima della ghigliottina. Il 16 ottobre 1793 anche Maria Antonietta viene ghigliottinata.
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Nausica Baroni