Lui stesso stesso ammise di essersi ispirato agli elegante vestiti che indossava sua madre.
La “Ligne Corolle” o “New Look”, come la chiamarono i giornalisti del settore, fu la sua prima e più rivoluzionaria collezione. Era una collezione caratterizzata dalla rotondità delle spalle, dall’enfasi donata al busto e dal risalto dato alla vita stretta, nonché da gonne a forma di campana di materiale sontuoso.
Christian Dior (Granville, 21 gennaio 1905 – Montecatini Terme, 24 ottobre 1957) é sicuramente fra gli stilisti più famosi del XX secolo.
Lo stilista e imprenditore francese, figlio di un industriale, assecondò il desiderio dei propri genitori frequentando l’École des Sciences Politiques dal 1920 al 1925. Nel 1928, dopo l’abbandono degli studi, e grazie all’aiuto finanziario del padre riuscì ad aprire una piccola galleria d’arte, che però dovette chiudere pochi anni dopo per via del crollo dell’azienda di famiglia. Nel 1937 per due anni lavorò con Robert Piguet. Nel 1942, Dior cominciò a lavorare nella casa di moda di Lucien Lelong, dove lui e Pierre Balmain diventarono i principali stilisti.
L’8 ottobre 1946 Christian Dior aprì un suo atelier a Parigi con l’aiuto finanziario di Marcel Boussac, il re del cotone. Dior riuscì nell’impresa di rivoluzionare la moda degli anni quaranta, introducendo uno stile e un’idea di femminilità completamente nuovi. La donna di Dior aveva spalle arrotondate rispetto a quelle imbottite precedentemente in uso, una gonna lunga a forma di corolla a venti centimetri dal suolo, vita di vespa ottenuta con un leggero bustino, la celebre guepière e tessuti raffinati e costosi. La sua linea, detta New Look, fu lanciata nel 1947 in America, dove aprì nel 1948 la boutique Dior New York.
Ogni anno Dior realizzò nuove idee creando un’attesa ed una tensione continua. Con la sua nuova siluette, é stato il responsabile principale del ritorno di Parigi come “capitale” della moda, dopo che aveva perso la sua importanza durante la seconda guerra mondiale. Nonostante tutto questo, ci furono molte critiche nei confronti del New Look, soprattutto da parte delle femministe. L’accusa principale era quella di aver riportato alle donne un ruolo decorativo e quasi subalterno, mentre altri erano scioccati dall’uso stravagante di ornamenti e dal metraggio di tessuto, dato che a quell’epoca il vestiario era ancora razionato. Al contrario di Coco Chanel, che voleva la donna comoda e pratica, Dior stabilì un modello di donna improntato al romanticismo e ad un look estremamente femminile, attraverso il quale enfatizzò il lusso, talvolta a discapito del comfort.
Al Corolle et “En Huit” del 1947 seguirono:
- nel 1949 la linea illusione a pannelli intercambiabili.
- nel 1950 la linea verticale con le gonne a tubo e braccia nude.
- nel 1951 la linea lunga con gonne strutturate per dare più slancio al busto.
- nel 1952 la linea sinuosa con la vita sciolta e la gonna più corta.
- nel 1953 la linea tulipano che valorizzava il seno.
- nel 1954 la linea H che uniformava il seno alla linea del corpo.
- nel 1955 la linea A dalle gonne ampie e le spalle strette.
- nel 1956 la linea a freccia che assottigliava la figura.
- nel 1957 la linea a sacco o a fuso.
Fu anche il primo ad associare gli accessori alla linea dei vestiti, vendendo, insieme ai modelli, scarpe, borse, foulard, profumi e perfino lo smalto per unghie. Estese la sua attività in 24 Paesi, e portò il suo giro d’affari a sfiorare il miliardo di lire dell’epoca. Oggi la maison Dior conta più di 200 boutique in tutto il mondo.
Il 24 ottonre 1957, il grande stilista si spense al Grand hotel & La Pace di Montecatini. Dopo la sua morte la maison Dior ha continuato la sua attività con Yves Saint-Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferrè, John Galliano e Raf Simons, direttore creativo femminile dal 2012.
Nausica Baroni