Il suo nome venne suggerito da Benito Mussolini e fu la prima compagnia aerea della bandiera italiana per il trasporto di passeggeri e servizi postali.
Ala Littoria S.A. venne costituita il 28 ottobre 1934 per volontà politica del regime fascista, giorno del XII anniversario della Marcia su Roma.
Era nata dall’incorporazione di tre compagnie private:
- S.A.M. (Società Aerea Mediterranea) con sede a Roma;
- S.A.N.A. (Società Anonima Navigazione Aerea) con sede a Genova;
- S.I.S.A. (Società Italiana Servizi Aerei) di proprietà dei Fratelli Cosulich di Trieste.
I primi aerei della flotta erano quelli delle compagnie incorporate, un miscuglio di aerei come gli Junkers G 24 e F 13, gli idrovolanti Dornier Do J Wal e Do R Superwal, gli italiani Savoia-Marchetti S.55, Savoia-Marchetti S.66 ed i Fokker F.VIIb/3m.
L’elevato numero di idrovolanti era dovuto alla carenza degli aereoporti convenzionali e l’abbondanza di fiumi estesi in tutta l’europa.
Con la nuova era dei trasporti aerei, per poter continuare ad essere concorrenziali, la nuova nuova compagnia della bandiera italiana iniziò ad integrare nel parco velivoli aerei terrestri, cosicché i nuovi Savoia-Marchetti S.M.73, progettati inizialmente come bombardieri vennero convertiti ad uso civile nella flotta aerea.
Nel 1937 la SIAI-Marchetti costruì Savoia-Marchetti S.M.75, un aereo più grande capace di un carico di 24 passeggeri, dotato di carrello retrattile e migliori prestazioni. Con questo nuovo modello, l’Ala Littoria coprì tutte le tratte più impegnative e decentrate, particolarmente la Linea dell’Impero che univa in 4 voli settimanali Roma con Bengasi ed Addis Abeba.
Francesco Veramini