Secondo il fiosofo Aristotele (Stagira, 384 a.C. o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C.) esistono tre tipi di amicizia: quella basata sul piacere, sull’interesse e sulla bontà.
Secondo me in primo luogo l’amicizia è un dovere. Un impegno affettivo dissolubile tra individui capaci di amare. Un legame in cui, per un piacere reciproco, si rendono disponibili ad offrire la propria fedeltà e responsabilità.
E’ un legame che nasce dopo i rapporto con i genitori o familiari per poi estendersi nel rapporto amoroso e coniugale. I bambini piccoli sentono i primi legami d’amicizia fra i loro coetanei all’interno o vicino al loro ambiente familiare o nell’ambiente della scuola materna, creando i primi gruppi di preferenza, con un livello di intensità difficilmante eguagliabile successivamente.
L’amicizia può anche estendersi in una relazione passionale e di desiderio chiamato “AMORE”. L’amore è semplicemente un’amicizia infuocata.
Il tema dell’amicizia e l’amore sono sempre stati al centro di tutte le forme dell’arte come la pittura, scultura, poesia, testi letterari e musica.
È un legame presente in tutte le culture di tutte le epoche che ha sempre unito ed unisce gli individui che sentono il bisogno di socializzare, di confrontarsi e di sostenersi in un rapporto alla pari, basato sul rispetto, sincerità e fiducia, senza alcuna esclusività.
Nella storia sono stati citati sempre le grandi amicizie o amori, come per i Greci che hanno riportato l’esempio di amicizia le estreme conseguenze fra Oreste e Pilade con stretti riferimenti al simposio. Per gli antichi romani l’amicizia corrispondeva alla sodalitas, cioè alla solidarietà fra gruppi di individui detti sodales accomunati da uno stesso scopo pratico da raggiungere, come ad esempio i legionari impegnati nelle guerre.
Nella tradizione ebraica l’amicizia significa “colui con cui studio”, attività essenziale per gli ebrei che non si fa mai da soli ma in compagnia di un amico..
Arman Golapyan