Steve Jobs, il futuro a portata di mano

“Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Siate affamati, siate folli”. (Steve Jobs – 2005)
Steven Paul Jobs, noto come Steve Jobs, (San Francisco, 24 febbraio 1955 – Palo Alto, 5 ottobre 2011) un mito, l’icona della tecnologia informatica, simbolo del genio proiettato nel futuro. Pioniere dell’informatica, cofondatore della celebre Apple, amministratore delegato della Pixar, inventore di Macintosh, iPod, iMac e iPhon, prodotti di culto della generazione moderna: un curriculm stellare, iniziato dalle prime invenzioni sperimentate nel garage di casa, proprio come nei migliori film. Abbandonata prematuramente l’università, nel 1976 fondò la Apple Computer con l’amico Steve Wozniak e Ronald Wayne, che però lasciò presto la società. Il primo prodotto, l’Apple I, decretò il successo della tecnologia Apple e garantì alla società un consistente finanziamento che contribuì alla realizzazione del seguente Apple II (1977). Un’importante svolta si ebbe con il lancio, nel gennaio del 1984, del personal computer compatto Apple Macintosh che introdusse una nuova grafica con icone e finestre e un nuovo sistema operativo. Nonostante le importante innovazioni introdotte, il nuovo prodotto non ottenne il successo immaginato e Jobs, ritenuto in parte responsabile, dopo aver subito un’iniziale ridimensionamento della propria carica, diede le dimissioni (1985). A soli trent’anni fondò la NeXt Computer, in grado di competere con Apple grazie a tecnologie avanzate: i prezzi tutt’altro che economici e una causa intentata da Apple ostacolarono però in una certa misura il successo della nuova società. Parallelamente, nel 1986, acquistò la casa di produzione cinematografica Pixar, che ottenne notevole notorietà con il lungometraggio Toy Story (1995), confermando l’esclusiva specializzazione nei film d’animazione in grafica 3D. Il glorioso ritorno alla Apple si ebbe nel 1996 quando Jobs fu contattato dalla società, alla ricerca di un nuovo sistema operativo: patteggiata l’acquisizione della NeXT, Jobs rientrò in Apple e fornì le basi per il nuovo sistema Mac OS X. Nel 1997 Jobs fu nominato amministratore delegato e, da quel momento, si avviò la straordinaria stagione di innovazione tecnologica che portò la società ai vertici delle vendite in ambito informatico e tecnologico.                      Fu lanciato il Mac OS X, ancora oggi costantemente aggiornato in nuove versioni, l’iMac (un innovativo computer in grado di ridurre le dimensioni dei componenti, includendo tutto il sistema nello schermo) e l’iPod , il più venduto lettore digitale di musica multimediale (legato al software iTunes e a iTunes Store). Nel 2007 Apple estese il mercato ai telefoni cellulari, commercializzando l’iPhone, un telefono multifunzione ad uso simile ad un notebook: un successo annunciato, l’icona della tecnologia moderna, portata a ulteriore sviluppo con l’iPad del 2010, il primo tablet computer.                                                                   In sostanza, Jobs ha rappresentato una risorsa importantissima per la Apple, non solo per l’aggiornamento e il miglioramento dei sistemi operativi per computer, ma anche per aver colto le esigenze tecnologiche del mercato moderno ed averle trasformate in prodotti estremamente funzionali e all’avanguardia. Dopo aver confermato Tim Cook nuovo amministratore delegato di Apple (agosto 2011), Steve Jobs è deceduto, al termine di una lunga malattia (tumore al pancreas), il 5 Ottobre 2011. Il suo genio è stato commemorato dalle più importanti figure del settore informatico quali Bill Gates (Microsoft), S. Brin (co-fondatore di Google) e M. Zuckerberg (Facebook). Oggi prodotti quali l’iPod o l’iPhone sono considerati veri e propri oggetti di culto, simboli della nuova era, dell’apertura al futuro e alle nuove tecnologie. I telegiornali di tutto il mondo ci rimandano oggi le immagini delle interminabili file di clienti in attesa dell’acquisto delle novità Apple, quali l’ultimissimo iPhone 5. Anticipare le necessità del mondo moderno, tradurle e soddisfarle in modo funzionale, con una continua e feconda ricerca innovativa. In poche parole, Steve Jobs.
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Federica Gennari