La prima industria per la produzione specifica di apparecchi telefonici nel nostro paese viene fondata a Milano dai fratelli Gerosa nel 1877; La cosa che non tutti sanno è che all’epoca la produzione viene attivata senza che esista una rete telefonica.
Come a dire costruiamo automobili ma non esistono ancora le strade! istituito il servizio pubblico telefonico, la cui gestione viene affidata ad imprese private, viene attivato solo 4 anni più tardi cioè nel 1881. Tra il 1900 e il nascono la Società Brevetti Antonio Perego, la S.I.T.I.- Doglio, la SA.F.NA.T. e la FA.T.M.E. che operano soprattutto su brevetti concessi in licenza da industrie straniere (Siemens, Ericsson, Bell) e anche i modelli risentono, anzi copiano,quelli realizzati all’estero. Si può dire che il telefono nella sua struttura essenziale raggiunge una sua autonomia nel 1920 quando si passa dalle vecchie pile che alimentavano in loco l’apparecchio agli accumulatori che dalla centrale fornivano energia con due cavi , viene introdotto il disco combinatore che permette di evitare il farraginoso passaggio con la centralinista, nascono le numerazioni degli abbonati a cui si può connettere direttamente.
I primi ad utilizzare negli anni ’30 la bachelite furono i tedeschi della Siemens,legno e metallo vengono quindi accantonati a favore di una maggiore leggerezza e minor costo di produzione. La diffusione del telefono in Italia segue dei ritmi molto più lenti che negli altri paesi. Si pensi che nel 1932 gli USA poteva contare su 17 telefoni ogni 100 abitanti contro lo 0,6 nel nostro paese (punta di diamante in quell’anno era la città di Milano quasi 7 apparecchi).La privatizzazione della rete urbana del 1925 permise una forte accelerazione nella diffusione di questo indispensabile strumento di comunicazione con l’aumento dai 181.640 apparecchi di quell’anno ai 407.476 nel 1930 per arrivare ai 700.000 del 1915. Il telefono è nato nel 1877 ad opera dell’italiano Antonio Meucci (Firenze, 13 aprile 1808 – Staten Island, 18 ottobre 1889) che ne fu il vero inventore ma se vi recate negli USA e chiedete chi è l’inventore del telefono tutti , ma proprio tutti, vi risponderanno ” Bell of course!”. Soltanto l’11 giugno del 2002, il congresso degli Stati Uniti, con la risoluzione 269, ha riconosciuto ufficialmente il fiorentino Antonio Meucci, come primo inventore del telefono, togliendo il merito a Alexander Graham Bell (Edimburgo, 3 marzo 1847 – Baddeck, 2 agosto 1922).
Fabio D’Andrea