Barack Obama rieletto Presidente degli Stati Uniti
La vittoria elettorale di Barack Obama su Mitt Romney è già stata sviscerata in tutte le sue angolazioni, ma resta ancora qualcosa da dire, che non in molti hanno messo in evidenza. Tutti i Presidenti degli Stati Uniti, almeno a partire dagli Anni 80, sono stati rieletti una seconda volta, il massimo concesso dalla Costituzione statunitense. Nel dettaglio: Ronald Reagan (repubblicano) dal 1981 al 1988; Bill Clinton (democratico) dal 1993 al 2000; George W. Bush (repubblicano) dal 2001 al 2008; e infine Barack Obama (democratico) dal 2009 al prossimo 2016. I più attenti si saranno accorti che nell'elenco manca George H. W. Bush (repubblicano, presidente dal 1989 al 1992): ma questa differenza va spiegata subito. A parte che il vecchio Bush è stato vicepresidente per 8 anni di Ronald Reagan, perse le elezioni contro Bill Clinton anche, e soprattutto, per "colpa" del miliardario Ross Perot, un repubblicano ultraconservatore che decise di presentarsi alle elezioni da terzo incomodo (cosa rarissima negli Stati Uniti) e raccolse il 18 per cento di preferenze, con le quali Bush avrebbe sicuramente rivinto.
Allora, il bis è quasi scontato negli Stati Uniti, almeno per quanto riguarda il Presidente. E il motivo qual è? Sicuramente il fatto di conoscere meglio dell'avversario come funziona la macchina delle elezioni, sa già cosa promettere (in genere quello che aveva promesso alle elezioni precedenti e non è ancora riuscito a concedere, solitamente dando la colpa al congresso o alle condizioni economiche generali), lui o i suoi seguaci sanno come e dove "oliare".
E infine c'è un altro motivo, non di poco conto: il presidente uscente viene solitamente ripresentato dal partito (l'unico che rinunciò, in tempi recenti, è stato Lyndon Johnson) e quindi non deve sottostare, come lo sfidante dell'altra fazione, alle primarie, vale a dire le elezioni interne di un partito per designare il candidato ufficiale alle votazioni. E questo perché le lotte tra parenti sono quelle peggiori, fatte anche di colpi bassi, che poi sarà l'avversario del campo avverso a sfruttare. E infine, ma non ultimo: anche le primarie hanno un loro costo e quindi lo sfidante arriva alle elezioni con il portafoglio già in parte utilizzato.
Ecco quindi perché il bis è quasi certo.
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Alfredo Rossi