MUSEI CAPITOLINI

 

Palazzo dei Conservatori – Piazza del Campidoglio – entrata principale ai Musei Capitolini

I Musei Capitolini, la storia di Roma nel cuore della città, situati in Piazza Campidoglio a Roma, rappresentano un patrimonio importantissimo per la storia della città: il primo nucleo della raccolta è fatto risalire a una donazione di papa Sisto IV del 1471, arricchito negli anni dai numerosi reperti ricavati dagli scavi archeologici cittadini. Già a metà del Cinquecento, la raccolta contava diversi importanti pezzi scultorei (tra i quali il Bruto Capitolino e la statua equestre di Marco Aurelio) e iscrizioni, ulteriormente arricchiti dalle donazioni di papa Pio V. Il Museo venne ufficialmente aperto al pubblico nel 1734, seguito, alcuni anni dopo, dalla fondazione della Pinacoteca Capitolina. A fine Ottocento, nuove donazioni e nuovi reperti permisero di allestire ulteriori sezioni museali. Attualmente, l’eccezionale corpus di opere dei Musei Capitolini è organizzato in diverse ale: l’appartamento dei Conservatori, il Museo del Palazzo dei Conservatori, la Pinacoteca Capitolina, il Medagliere Capitolino, Palazzo Clementino Caffarelli, Palazzo Nuovo, Galleria Lapidaria e Tabularium. L’Appartamento dei Conservatori, ampiamente decorato con stucchi e affreschi, presenta illustrazioni relative alla storia romana; in quest’area sono conservati antichi arazzi, la statua di Urbano VIII e la Medusa del Bernini, ritratti di uomini illustri, busti di generali romani, il Bruto Capitolino, lo Spinario, i Fasti Consolari e Trionfali e la celeberrima Lupa capitolina.
Il Museo del Palazzo dei Conservatori, il cui allestimento è stato ampiamente rivisto negli ultimi anni con la realizzazione di nuove sezioni, accoglie una svariata collezione di oggetti e pezzi artistici, comprendenti reperti etruschi, ceramiche, gli Horti Lamiani (con affreschi, marmi, statue e laminette decorate), la grande statua equestre di Marco Aurelio, l’Ercole in bronzo dorato, i resti del colosso bronzeo di Costantino, i resti del Tempio Capitolino e i monumento a Carlo I d’Angiò. Alla pittura e alle arti applicate è dedicata la Pinacoteca Capitolina, che vanta opere di Rubens, Tintoretto, Veronese, Tiziano, Dosso Dossi e Caravaggio. In particolare, è possibile ammirare il Battesimo di Cristo (1513-1517) di Tiziano, San Giovanni Battista (1599-1603) di Caravaggio, oltre a opere di Ludovico Carracci, Guercino, Domenichino, Guido Reni e Van Wittel. Il Medagliere Capitolino, aperto stabilmente nel 2003, offre alla visione del pubblico medaglie, monete, gioielli e gemme, mentre Palazzo Clementino Caffarelli conserva interessanti decorazioni parietali. Palazzo nuovo, realizzato su progetto di Michelangelo e inaugurato nel 1734, raccoglie importanti pezzi derivati da collezioni private e dalla Collezione Albani, che incrementò il corpus museale con oltre 400 sculture. La novecentesca Galleria Lapidaria, la maggiore collezione epigrafica del complesso capitolino, è stata ricavata nei pressi di un’antica strada costeggiata da abitazioni-edifici di età imperiale, i resti di una delle quali sono inclusi nel percorso della visita; nei pressi della Galleria si trova il Tabularium, presso il quale sono visibili il Foro romano e i resti del tempio di Veiove. In sostanza, i Musei Capitolini, con il loro eccezionale patrimonio archeologico e artistico, permettono un’approfondita visione d’insieme non solo della storia antica della città, ma anche della storia del collezionismo e del mecenatismo delle principali cariche politico-religiose e della nobiltà romane, le quali generosamente arricchirono il nucleo museale originario quattrocentesco. In conclusione, la collocazione di questo grande complesso museale nell’area del Campidoglio risulta tutt’altro che casuale: l’anima e la storia di Roma hanno inevitabilmente trovato sede nel cuore storico dell’Urbe, tra le radici di una civiltà e le fondamenta di una città eterna.


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Federica Gennari