Martin Scorsese

Martin Marcantonio Luciano Scorsese, figlio di Luciano Charles e Caterina Cappa, nasce a New York il 17 novembre 1942, è di origine Italiana, è un regista, attore, sceneggiatore, produttore cinematografico e storico del cinema statunitense. E’ considerato uno dei maggiori e più importanti registi della storia del cinema. Vinse l’Oscar alla miglior regia nel 2007, la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1976 e il Leone d’oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia nel 1995, e attori come Robert De Niro, Joe Pesci, Daniel Day-Lewis, Harvey Keitel e Leonardo Di Caprio devono in parte la loro fama a lui.
I nonni, agli inizi del XX secolo, emigrarono dalla Sicilia ed esattamente da Polizzi Generosa e da Ciminna, paesini in provincia di Palermo. Da bambino si trasferisce con la famiglia nel Queens, la sofferenza d’asma lo limita molto e lo costringe a soffermarsi, soprattutto, nella passione per il cinema,
Verso il 1956 studia per diventare prete, ma cambia presto idea, e nel 1960 si iscrive al corso di cinematografia della New York University, dove dirige i suoi primi cortometraggi.
Nel 1965 dirige il suo primo lungometraggio, grazie ad un prestito della NYU, il film intitolato “Bring On the Dancing Girls”.
Nel 1967 gira “I Call First”, con una sequenza erotica, dietro consiglio del produttore, Scorsese fa uscire il film nel 1969, con il titolo definitivo Chi sta bussando alla mia porta.
Nel 1970 partecipa alla realizzazione del film documentario Woodstock, come assistente alla regia e come supervisore del montaggio. Agli inizi degli anni settanta si trasferisce a Hollywood, ed entra nella factory di Roger Corman.
Nel 1973 ottiene il primo successo importante con Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno, girato con lo stesso staff del film precedente, in cui viene consacrato anche l’attore Robert De Niro che diventerà in futuro protagonista di molti suoi film.
Nel 1974 gira “Alice non abita più qui”, in cui la protagonista Ellen Burstyn vince il premio Oscar come migliore attrice.
Sempre nel 1974 girò, Italoamericani, il suo film preferito, si tratta di un documentario sui suoi genitori, che lancia uno sguardo sulla vita degli immigranti italiani a New York.
Nel 1976 gira, con Robert De Niro nel ruolo del tassista”, Taxi Driver”, considerato, immediatamente, dalla critica e pubblico come un capolavoro. Il film vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1976.
Nel 1977 gira “New York, New York”, un musical che vede ancora, come protagonista, Robert De Niro, affiancato da Liza Minnelli. Il film non fu considerato all’altezza della fama di Scorzese.
Invece, fu di grande successo, il documentario sull’ultima esibizione live del gruppo musicale The Band. Nel film appaiono volti celebri come Muddy Waters, Bob Dylan, Van Morrison, Eric Clapton, Neil Young e molti altri. Il risultato lo si può ammirare nel film-concerto L’ultimo valzer (1978), che riscosse un grande successo nei festival e tra gli amanti della musica rock.
Nel 1978, Scorzese attraversò un periodo di depressione e fu ricoverato in ospedale, in seguito a un’emorragia interna. Si riprese grazie anche all’aiuto dell’amico De Niro, che gli propose di girare Toro scatenato, la biografia del pugile italoamericano Jake LaMotta.
Toro scatenato, per cui Robert De Niro dovette ingrassare ben 27 chili che gli portarono ad avere problemi di salute. Fu girato interamente in bianco e nero, divenne in breve un vero e proprio film cult, ed è considerato tra le pietre miliari del cinema statunitense. Questo film, si aggiudicò 2 premi Oscar, Robert De Niro come miglior attore e Thelma Schoonmaker come miglior montaggio.
Scorsese e De Niro non terminarono di stupire e diedero vita ad un altro film pochi anni dopo, la commedia “Re per una notte”, un ritratto impietoso degli atteggiamenti paradossali dettati dalla ricerca della gloria. Nel film compare un inedito Jerry Lewis, in un insolito ruolo drammatico, raro nella sua carriera di attore.
Nel 1980, dopo essersi sposato con Isabella Rossellini, recita nel film di Renzo Arbore Il pap’occhio, nella parte del regista della televisione vaticana.
Nel 1985 gira Fuori Orario, considerato uno dei suoi gioielli, e nel 1986 vince la Palma d’oro per la miglior regia al Festival di Cannes.
Nel 1986, Scorsese assicura la vincita dell’oscar a Paul Newman, come miglio attore, col “Colore dei soldi”.
Nel 1988, narrò sul grande schermo il romanzo dello scrittore greco Nikos Kazantzakis. Il film provocò un grande scandalo: L’ultima tentazione di Cristo, con Willem Dafoe, con forti proteste e minacce di boicottaggio.
Sempre nel 1988 collabora anche con il cantante Michael Jackson e gira il videoclip BAD, di 18 minuti.
Nel 1989, collaborò con Francis Ford Coppola e Woody Allen per il trittico New York Stories .
Nel 1990, chiamò ancora Robert De Niro per un gangster-movie, quei bravi ragazzi, incentrato sul mondo criminale newyorkese. Fu un film fortunato con la vincita Oscar di Joe Pesci come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di uno spietato sicario.
Nel 1995, gira Casinò, con Sharon Stone, Robert De Niro e Joe Pesci, sulla nascita ed il declino delle bande criminali di Las Vegas dagli anni settanta in poi.
Nel 1995, gira un documentario, Un secolo di cinema – Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese, luna critica sull’evoluzione dell’arte cinematografica di Hollywood.
Nel 1997, girando KUNDUN, riceve una prestigiosa onorificenza a vita dall’American Film Institute (AFI)..
Nel 1999 torna dietro la macchina da presa con Al di là della vita, un dramma con Nicholas Cage nel ruolo di un paramedico sull’orlo di una crisi nervosa, che segna il ritorno di Scorsese a New York. Alla sceneggiatura vi è nuovamente Paul Schrader, sceneggiatore dei più importanti film di Scorsese.
Nel 2002 esce al cinema un suo grande capolavoro, Gangs of New York, con Leonardo Di Caprio, Daniel Day Lewis e Cameron Diaz
Il sodalizio con Leonardo DiCaprio continuerà con l’adattamento cinematografico de Il Lupo di Wall Street, film che sarà tratto dal libro omonimo e autobiografico di Jordan Belfort.
Nel 2004 firma un’altro successo, The Aviator, con Leonardo DiCaprio ha vinto ilGolden Globe come miglior attore e Cate Blanchett l’Academy Award come migliore attrice non protagonista. Il film narra la vita della leggenda di Hollywood Howard Hughes interpretato da Leonardo Di Caprio. Il film viene premiato con ben 5 Oscar, di cui 4 in categorie tecniche: miglior fotografia, miglior montaggio, miglior scenografia, migliori costumi. 

 

Nel 2005 realizza No Direction Home, un documentario musicale dedicato a Bob Dylan.
Nel 2006 si guadagna il suo primo Oscar Scorsese torna a dirigere un film gangster: The Departed, un rifacimento del film Infernal Affairs. Il film vede protagonisti Leonardo Di Caprio, un poliziotto infiltrato nella cosca mafiosa di Frank Costello, interpretato da Jack Nicholson, e Matt Damon, viceversa, un poliziotto polizia corrotto su libro paga di Costello.
Nel 2008 realizza Shine a Light, un documentario musicale dedicato ai Rolling Stones.
Il 17 gennaio 2010 riceve il Golden Globe alla carriera e nello stesso anno esce nelle sale la quarta pellicola con Leonardo Di Caprio: Shutter Island, un thriller psicologico tratto dall’omonimo romanzo di Dennis Lehane pubblicato nel 2003.
Nel 2011, dirige Hugo Cabret, tratto dal romanzo “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Brian Selznick. Si tratta anche della sua prima esperienza in 3D. La pellicola ottiene ottimi consensi da parte della critica e al botteghino, facendo guadagnare al regista il suo terzo Golden Globe come migliore regista e aggiudicandosi undici candidature al premio Oscar vincendone cinque. Nello stesso anno è uscito il suo documentario “George Harrison – Living in the material world”, un documentario sulla vita del famoso chitarrista dei Beatles, ed ha collaborato al restauro di “C’era una volta in America”, il capolavoro di Sergio Leone. Restauro commissionato dagli eredi dello stesso Sergio Leone.
Il sodalizio con Leonardo Di Caprio continua con l’adattamento cinematografico di “The Wolf of Wall Street”, tratto dal libro omonimo e autobiografico di Jordan Belfort. Un ritorno allo stile di Quei bravi ragazzi, fra eccessi dettati dal denaro, dal sesso e dalla droga. Il film fa vincere a Di Caprio il secondo Golden Globe, totalizzando cinque nomination agli Oscar,
Nel 2015, viene dichiarato il suo prossimo film: l’adattamento del romanzo Silenzio, di Shūsaku Endo, sul quale stava lavorando da vent’anni. Una storia, ambientata nel 17° secolo, di due monaci gesuiti, mandati in Giappone per indagare sulle persecuzioni ai danni dei cristiani.

Arman Golapyan