Quella R dice tutto. Dice che siamo di fronte a una moto speciale. Dice che dietro questa moto c’è un intero reparto corse. Dice 195 CV e dice anche 165 kg. Parla di un’elettronica da Mondiale disponibile per il grande pubblico, di una ciclistica raffinata regolabile in ogni sua parte. Questo è quello che viene in mente quando Ducati presenta la Panigale R. Nata direttamente da Ducati Corse, sarà la base di partenza per la SBK del prossimo anno e, come tutte le R, rappresenta il massimo delle prestazioni e della tecnologia possibili su una moto secondo Ducati. Rispetto alla Panigale base resta il telaio in alluminio monoscocca, con funzione di airbox, che collega il cannotto di sterzo al motore, il quale è portante e funge da collegamento per il forcellone. Il pivot di quest’ultimo può essere spostato su 4 diverse altezze per trovare il miglior bilanciamento e la miglior trazione pista per pista. La forcella Marzocchi con steli in alluminio da 50 mm viene sostituita con una Öhlins NIX30 con steli da 43 mm, mentre il mono, sempre Öhlins, è un TTX36. Forcella e monoammortizzatore sono regolabili elettronicamente su setup predefiniti, ma hanno anche una funzione semi attiva per regolarsi automaticamente a seconda delle condizioni d’uso. Solo pochi anni fa l’Abs era un optional per tourer e scooter, ma la continua evoluzione in termini di resa di intervento e leggerezza gli hanno permesso di essere adottato anche su molte moto sportive.
Sulla Panigale R è di serie e, grazie all’alleggerimento generale della moto, alla fine la R pesa solo 1 kg in più della base, nonostante l’Abs e la tanta elettronica in più di cui è dotata. Il motore bicilindrico con distribuzione desmodromica a 4 valvole per cilindro eroga sempre 195 CV, ma ora il limitatore è spostato a quota 12.000 giri, grazie a diversi alleggerimenti interni: le bielle della R sono in titanio e pesano 630 g in meno, mentre il volano è stato alleggerito di 700 grammi. Centralina e mappature sono inedite e accordate allo scarico Termignoni, completamente in titanio, che permette di incrementare la potenza massima di un 3%, mentre ai medi regimi il guadagno, sempre stando al dichiarato, dovrebbe essere addirittura del 15%. Nel kit racing, oltre allo scarico, ci sono anche i tappi in alluminio per i fori degli specchietti, dedicati a chi utilizza la moto in circuito. Molti, infine, i dettagli in fibra di carbonio, a iniziare da dettagli come i paratacchi, il coperchio di protezione sulla molla del monoammortizzatore posteriore, il coperchio di protezione del carter frizione e molti altri, compresi i due parafanghi. Segno distintivo della più esclusiva e sportiva delle Ducati è il serbatoio, rosso come il resto della moto, ma con la parte superiore coperta da un sottile strato trasparente per lasciare a vista l’alluminio spazzolato. Non può mancare un vero e proprio sistema di acquisizione dati integrato nella moto, DDA+ che memorizza una gran quantità di parametri, compresi tempi sul giro, velocità e regime di giri del motore, marcia inserita e traiettorie. La Panigale R arriverà dai concessionari in primavera a un prezzo non proprio popolare, ma allineato alla qualità e all’esclusività di questa moto che diventerà quasi certamente un oggetto di culto per gli appassionati: 31.990 euro chiavi in mano.
Marco