Il museo Hendrik Christian Andersen di Roma ospiterà dal 22 novembre al 24 febbraio 2013 una personale dedicata a Luigi Ontani dal titolo AnderSennoSogno .Questo poliedrico artista bolognese muove i suoi primi passi nel mondo dell'arte verso al fine degli anni 60 e in un periodo in cui l'arte povera riduceva la realtà all'essenziale e al rifiuto della sacralizzazione dell'opera Ontani crea gli oggetti pleonastici facendo largo uso di colore e leggerezza.
Inizia ad usare il suo corpo (e continuerà a farlo nel corso di tutta la sua carriera artistica) in funzione narcisistica ma soprattutto come mezzo veicolatore per il raggiungimento di una condizione magica fatta di idoli di feticci di maestri pittori e scultori di epoche precedenti."Altrove " diventa quindi una terra promessa che Ontani ricerca usando il suo corpo in maniera allegorica narcisistica ma soprattutto suggestiva. Pioniere della video arte realizza un cortometraggio che lo ritrae nudo alle prese con dodici uova manipolate in tutti i modi che l'artista sente per raggiungere un livello intimo e primordiale che lo vede nudo protagonista di una ricerca gestuale e simbolica. I nudi diventano vestiti nelle opere successive o meglio tegole di cui si ricopre mentre lentamente si assiste alla coerentissima evoluzione del vestito dell'artista che diventa sempre più sofisticato arrivando a vere e proprie riproposizioni di personaggi vestiti con costumi dell'epoca. Ontani è uomo capace ad esempio di partire da New York prendendo un taxi e un aereo indossando una riproduzione fedele dell'abito di Cristoforo Colombo realizzata dal grande costumista Tirelli. Il vestito o meglio la pelle dell'uomo subiscono delle fasi intermedie come ad esempio nell'opera "autoritratto in carta dorata" dove a evocare le fattezze dell'artista ci sono dei cartamodelli .
Ontani è un uomo colto ironico che gioca con la vita e con le parole mantenendo nel contempo un atteggiamento di ricerca e di curiosità inalterate negli anni che lo porteranno spesso in oriente dove realizzerà molte opere ispirandosi alle divinità del posto ma cercando al tempo stesso di trovarne le affinità con le realizzazioni artistiche del passato di cui è un attento estimatore. Molto spesso troviamo veri e propri omaggi a Pontormo Parmigianino o allo stesso Mantegna a cui si ispirerà ad esempio per la realizzazione di un piatto "da sotto in su" chiaro riferimento alla "camera degli sposi".Suoi sono anche i famosi tableaux vivant ossia delle riproduzioni di quadri famosi ottenute attraverso delle figure in carne ed ossa fotografate nelle stesse posizioni del quadro a cui si riferiscono. In realtà Ontani non ne è l'inventore ma utilizza i tableaux per raggiungere uno stato onirico immaginifico di un posto mentale attraverso la immedesimazione fisica nel quadro stesso. Una mostra da non perdere dunque per chi voglia approfondire il percorso di un artista di inusuale purezza poetica.
Fabio D'Andrea