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Il 25 novembre, insieme contro la violenza sulle donne

Sembra paradossale che in mondo in continua evoluzione e in costante progresso, si debba parlare ancora di violenza sulle donne . Eppure, anche la cronaca più recente dà torto: tragedie famigliari, tristi episodi, piccoli e grandi drammi domestici taciuti in silenzi rassegnati. I dati parlano di 129 donne uccise nel 2011 e il bilancio per il 2012 sembra tristemente confermare un crescendo di violenza che conta 105 vittime entro settembre. Drammi ai quali si aggiungono gli innumerevoli casi di violenze fisiche e psicologiche, spesso frutto di pregiudizi, di un rispetto inesistente o di un retaggio culturale sbagliato. Oggi, più che mai, ingannati dall’idea scontata di un progressivo affinamento culturale e sociale, è necessario e prioritario lottare per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il 25 novembre si celebra la XIII Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne  indetta nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il giorno prescelto per questa sensibilizzazione globale vuole ricordare il tragico omicidio delle tre sorelle Mirabal , attiviste dominicane impegnate contro la dittatura di Trujillo, brutalmente torturate e assassinate da alcuni agenti militari il 25 novembre 1960, mentre si recavano a far visita ai mariti in prigione. Per affrontare il duro tema della violenza, nei suoi più svariati aspetti, sono stati organizzati molteplici eventi in tutta Italia, volti a commemorare le vittime e a sensibilizzare l’opinione pubblica: un fiocco bianco (Campagna White Ribbon) per ricordare l’impegno nella lotta e il ripudio delle brutalità, letture pubbliche, spettacoli teatrali, seminari, proiezioni cinematografiche a tema, performance e installazioni artistiche. Per il settimo anno, la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna propone il Festival La violenza illustrata, dedicato alla violenza di genere e incentrato, nell’edizione 2012, sullo smascheramento dell’ambiente domestico, illusorio ambiente protettivo, teatro di piccoli e grandi violenze. La lotta alla furia dell’aggressione è attivamente interpretata a Capannori (Lucca) dove una collaborazione sinergica tra enti privati e istituzioni ha permesso l’organizzazione del corso gratuito di difesa “Io non ho paura”. Uno sguardo alla salute femminile è proposto dall’ASL di Caserta che per il 24 novembre ha indetto una giornata di prevenzione del tumore al seno e all’utero con visite gratuite. Le numerose iniziative che in questi giorni prenderanno vita sul territorio nazionale ben incorniciano la recente approvazione della convenzione nazionale contro il femminicidio e la violenza sulle donne, la Convenzione “No More femminicidio!”, nata allo scopo di istituire un’assemblea attiva per la lotta e la prevenzione dell’atto violento ai danni della donna. A cooperare a favore del progetto sono le numerose associazioni, centri antiviolenza e Case delle donne che da diversi anni sono attivi sul territorio italiano e impegnati nella celebrazione della prossima giornata internazionale, spesso in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e del Lavoro e con il dipartimento per le Pari opportunità. È nata inoltre l’Associazione 25 Novembre giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne che a Catania, in collaborazione con Akkuaria, ha aperto lo Sportello Rosa, in grado di offrire un aiuto legale, un supporto psicologico e informazioni in materia di pari opportunità a tutti coloro che ne abbiano necessità.

Simbolo della violenza contro le donne

Una giornata rosa, un richiamo al diritto a una vita serena e alla parità, una mobilitazione globale per non dimenticare che il dramma della violenza non appartiene solo al passato e alle società retrograde, ma si nasconde spesso tra le pieghe del contemporaneo, tra rimasugli di una cultura errata, tra le visioni distorte, preconcetti, (e, purtroppo) tra le mura di una casa che non è più dolce, tra braccia che non sono più accoglienti. L’invito è quello di alzarsi e aderire a questa giornata internazionale, dando un segno concreto che il grave problema della violenza può essere affrontato e sconfitto, il 25 novembre e sempre.

Federica Gennari