Era il 1886, quando Charles Lewis Tiffany inventò il primo anello ufficiale di fidanzamento: si chiamava Tiffany Setting, un gioiello in platino con sei griffe per esaltarne luminosità e purezza.
Non è un mistero che, ancora oggi, l’azienda proponga collaborazioni con i designer più raffinati: è stato infatti Mauro Adami, stilista ed esperto del panorama wedding, a lavorare a fianco di Tiffany durante l’ultimo progetto esposto a Milano il 9 Novembre scorso.
In occasione del 175° anniversario Tiffany ha presentato, alla boutique Excelsior in Galleria del Corso, quattro vestiti da sposa impreziositi da uno splendido filo di platino; un modo per rinnovare, in maniera estrosa o accattivante, una collezione capace adesso di riscontrare anche i favori delle spose più esigenti.
Il risultato ci offre una chiave di lettura particolarmente inedita: incrociando i gusti della maison Tiffany & Co., considerata quasi un’autorità a livello mondiale, e il brand leader di settore Domo Adami, ciò che ne esce è un accostamento riuscito fra gioielli esclusivi e tessuti di classe.
Del resto, come platino e diamanti si uniscono alla perfezione, così anche l’abito nuziale conferisce qualità al metallo, perché capace di esaltarne l’effetto luminoso.
Negli ultimi anni, sono diversi i must firmati Tiffany: il Bracciale Cuore, per esempio, diventato un vero oggetto di culto oltre che gioiello fra i più acquistati al mondo; le collane poi, caratterizzate dal solito cuore pendente, marchio di fabbrica dell’azienda; e infine Le chiavi, per ogni gusto e tutte diverse, in una vasta gamma che spazia dal modello smaltato a quello in giada nera.
Non c’è quindi da sorprendersi, se l’esposizione alla boutique Excelsior ha attirato una larga folla di spettatori, comprendente giornalisti, stranieri, semplici curiosi o addetti del settore; facile di conseguenza immaginare che, come Audrey Hepburn nel famoso film “Colazione da Tiffany”, saranno numerose anche le ragazze che sogneranno di fronte a questi abiti da sposa esclusivi: modelli creati per pochi, destinati a una moderna e preziosa Cenerentola.
Gabriele Fagioli.