Gli aforismi di Bertrand Russell

Bertrand Russell

Bertrand Russell, all’anagrafe Bertrand Arthur William Russell, (Trellech, 18 maggio 1872 – Penrhyndeudraeth, 2 febbraio 1970), filosofo e matematico gallese che ha sempre sostenuto lo sposalizio fra filosofia e scienza, fu anche un autorevole esponente del movimento pacifista che lo ha visto impegnato dalla prima guerra mondiale fino alla guerra del Vietnam. Si batté negli anni ’50 insieme ad Albert Einstein (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955) contro gli armamenti atomici. Insieme a Einstein e altri 9 scienziati e intellettuali di primo piano, firmò il manifesto di Russell-Einstein.

  • La causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
  • Di tutte le forme di cautela, la cautela in amore è forse la più fatale per la vera felicità.
  • Temere l’amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti.
  • In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato.
  • Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
  • Abbiamo due tipi di morale fianco a fianco, una che predichiamo ma non pratichiamo, e un’altra che pratichiamo ma di rado predichiamo.
  • I pazzi e i fanatici sono sempre così sicuri di sé.
  • Non essere assolutamente certo è, credo, una delle cose essenziali della razionalità.
  • Il desiderio di comprendere il mondo e il desiderio di riformarlo sono due grandi motori del progresso.
  • Almeno la metà dei peccati dell’umanità sono causati dalla paura della noia.
  • Se ci fosse nel mondo un numero più cospicuo di persone che desiderano la propria felicità più di quanto desiderino l’infelicità altrui, potremmo avere il paradiso nel giro di qualche anno.
  • Dobbiamo essere scettici anche del nostro scetticismo.
  • L’invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente.
  • Se per magia ci fosse dato il potere di leggerci l’un l’altro nel pensiero, suppongo che il primo effetto sarebbe la distruzione di tutte le amicizie.
  • La religione rende gli uomini virtuosi. Così mi è stato detto; non l’ho notato.
  • I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
  • C’è una Bibbia su quello scaffale laggiù. Ma la tengo vicina a Voltaire: veleno ed antidoto.
  • Trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo, da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall’apparizione finale di Hitler, Stalin e dalla bomba H.
  • Il mondo non ha bisogno di dogmi, ma di libera ricerca.
  • La vita non è altro che una lotta tra l’essere il criminale piuttosto che la vittima.
  • La religione si basa essenzialmente sulla paura. In parte è il terrore dell’ignoto, in parte il bisogno istintivo di immaginare qualcuno che ci aiuti e ci protegga nei pericoli: suppergiù una specie di fratello maggiore. In principio, dunque, fu la paura: paura dell’occulto, paura dell’insuccesso, paura della morte.
  • I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è.
  • Consolarsi con l’altrui miserabilità può certo aiutare ad alleviare la propria disperazione ma non a migliorare se stessi.
  • È stato detto che l’uomo è un animale razionale. Per tutta la mia vita ho cercato le prove che possano dimostrarlo.
  • Una buona vita, come io la concepisco, è una vita felice. Io non voglio dire che se sei buono sarai felice – Voglio dire che se sei felice sarai buono
  • La scienza è ciò che si conosce. La filosofia è ciò che non si conosce.
  • Il patriottismo è la disponibilità ad uccidere ed essere uccisi per futili motivi.
  • L’amore è un piccolo porto in cui rifugiarsi dal mondo.