Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde, più noto come Oscar Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900), poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese, autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, voleva risvegliare l’attenzione dei suoi lettori portandoli alla riflessione. Oscar Wilde é noto soprattutto per l’uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.
Fu nel centro delle cronache del tempo per il processo e la condanna a due anni di prigione per avere violato le legge morali in materia sessuale della sua stessa classe sociale.
Molti i libri scritti sulle sue vicende e sulle sue opere, come i suoi testi teatrali, sono considerati dai critici dei capolavori del teatro dell’800.
Alcuni dei suoi aforismi:
- A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio!
- Adoro i partiti politici: sono gli unici luoghi rimasti dove la gente non parla di politica.
- Bisogna sempre giocare lealmente, quando si hanno in mano le carte vincenti.
- C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sè: il non far parlare di sè.
- C’è sempre qualcosa di ridicolo nei sentimenti di chi non si ama più.
- Chi non ha mai amato non ha mai vissuto!
- Chi, sentendosi amato, è povero? Nessuno.
- Datemi una maschera e vi dirò la verità.
- Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano.
- Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.
- L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione.
- La cosa più difficile di questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.
- I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.