Il Museo di Storia dell’Arte (Kunsthistorisches Museum) di Vienna rappresenta uno dei più importanti e ricchi nuclei museali d’Europa. Fu fondato a fine Ottocento insieme al Museo di Storia Naturale per volere della famiglia Asburgo (nelle vesti di Francesco Giuseppe I), la quale donò la prima raccolta della collezione viennese, per la quale commissionò la costruzione della sede, completata nel 1891. Gli sfarzosi edifici destinati alle esposizioni, abbelliti con stucchi dipinti, marmi e tele, ospitano tele dei più importanti artisti del Rinascimento e del Seicento europeo, oltre ad interessanti sezioni destinate all’arte antica e alle arti decorative, con collezioni di pezzi greco-romani, egizi, orientali, la sezione numismatica e la biblioteca museale. Esposti nelle sale del Kunsthistorisches Museum i peculiari ritratti dell’Arcimboldo, presente con le tele Inverno, Estate, Fuoco e Acqua, due dipinti della serie degli “Amori di Giove” del Correggio quali il Rapimento di Ganimede e Giove ed Io e la celebre Susanna e i Vecchioni del Tintoretto. Le forme pulite della pittura di Antonello da Messina si riscontrano nella celeberrima Pala di San Cassiano (1475), drammaticamente contrastante con il tratto espressivo e realistico delle tele caravaggesche, rappresentate da Davide con la testa di Golia, la Madonna del Rosario e l’Incoronazione di spine. In rappresentanza del Quattrocento italiano e fiammingo troviamo le opere di Gentile da Fabriano (Lapidazione di santo Stefano), Francesco Laurana (Busto d’Isabella d’Aragona), del veneto Pisanello (Ritratto di Sigismondo di Lussemburgo), del Perugino (Madonna con bambino e sante) e di Van Eyck (Ritratto di Niccolò Albergati). Da non perdere le opere dei grandi maestri del Cinquecento: Giorgione, con I tre filosofi e alcuni ritratti, Parmigianino con l’Autoritratto su specchio convesso e la Conversione di San Paolo (più altre tele), Tiziano con Danae, la Madonna delle Ciliege e vari ritratti, oltre a Raffaello con una Santa Margherita e la Madonna Belvedere.Molti altri gli autori di rilievo della scuola italiana: Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto e Benvenuto Cellini, del quale è esposta la celebre Saliera, un grandioso pezzo scultoreo che fu rubato nel 2003 e recuperato tre anni dopo. Alla scuola tedesca e olandese appartengono le tele dei maestri Dürer, presente con alcune opere a soggetto religioso (Madonna con bambino e Adorazione del Santissima Trinità) e alcuni ritratti, Steen e Veermer, con l’Allegoria della pittura. All’area spagnola e fiamminga sono ricondotte le tele di Diego Velazquez (Ritratto di Isabella di Spagna), Pieter Paul Rubens (Trittico di Sant’Ildefonso, Autoritratto e altre opere, tra le quali alcuni ritratti), Hieronymus Bosch (Salita al Calvario), Antoon Van Dyck (Sansone e Dalila) e Brueghel il Vecchio. Il resto della collezione viennese vanta un’ampia raccolta di arte antica con il Discobolo di Vienna, il Monumento a Marco e Lucio Vero ed altri pezzi scultorei ed un fornito padiglione medievale che gode della presenza del bellissimo Evangelario dell’Incoronazione, uno dei capolavori miniati più conosciuti e apprezzati al mondo.
Federica Gennari.