Bertel Thorvaldsen (Copenaghen, 19 novembre 1770-Copenaghen, 24 marzo 1844), il più noto scultore danese.
Dopo avere compiuto i primi studi regolari presso una delle più autorevoli accademie di Copenaghen e dopo avere guardato con attenzione al lavoro d’intagliatore del padre, Bertel è pronto ad affrontare il viaggio d’iniziazione verso l’Italia, che lo porterà a manifestare il suo genio artistico: l’arte neoclassica. Nell’Agosto del 1796 il giovane Thorvaldsen parte alla volta dell’Italia, anche per lui dunque inizia – secondo la moda del tempo – il viaggio alla riscoperta dell’arte antica, che ha nell’Italia e soprattutto in Roma il punto focale. Il soggiorno romano dura diversi anni e in questo lasso di tempo, il giovane scultore ha la possibilità di allenare il proprio occhio, ammirando la statuaria e l’architettura antica e osservando nel loro nascere le grandiose opere del suo principale “contendente”: Antonio Canova. Il soggiorno romano incide profondamente sullo stile dello scultore, l’analisi condotta sull’antico diventa sempre più minuziosa, come dimostra la decisione di affiancarsi a un archeologo e dedicarsi allo studio meticoloso degli scritti di Winckelmann. La produzione di Bertel – come quella di tutti i neoclassicisti – si concentra progressivamente sulla ricerca del bello ideale, inteso come valore universale oggettivo; idea che Thorwaldsen manifestò sulla materia attraverso una linea sobria e pulita. La sua opera è connotata da uno stile estremamente ligio ai canoni della statuaria classica, in particolare modo quella greca; fattore che può essere letto come filo conduttore di tutto il suo lavoro. Riscuotendo grande successo nella nobiltà romana, Bertel ricevette diverse commissioni, imponendosi agli occhi della critica come uno degli artisti neoclassici più ricercati. La sua produzione, si concentrò principalmente sul tema del mito, per volgersi solo in seguito alla commemorazione di alcune importanti figure emblematiche, quali ad esempio Copernico e Gutenberg.
Oggi gran parte della produzione di Thorvaldsen è conservata nell’omonimo museo di Copenaghen, secondo il volere stesso dell’artista.
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Lorenza Morisi