Jan Wildens (Anversa, 1586 – Anversa, 22 ottobre 1653), pittore fiammingo e disegnatore specializzato nei paesaggi, era un collaboratore abituale ed amico di Peter Paul Rubens (Siegen, 28 giugno 1577 – Anversa, 30 maggio 1640) ed altri importanti pittori del Barocco fiammingo.
Suo padre, Hendrik Wildens, morì quando Jan era ancora un bambino, e la madre, Magdalena Vosbergen, si risposò con Cornelis Cock, la cui figlia Susanne sposò nel 1617 il pittore Cornelis de Vos (Hulst, 1585 – Anversa, 9 maggio 1651), fratello di Paul De Vos (Hulst, 1592 – Anversa, 30 giugno 1678), cognato di Frans Snyders (Anversa, 11 novembre 1579 – Anversa, 19 agosto 1657). Dunque, si trovò tra pittori con cui Wildens in seguito collaborò.
Iniziò a dieci anni il suo apprendistato presso Peter Verhulst e più tardi entrò nella “Corporazione di San Luca” o “Gilda di San Luca”, una delle corporazioni di artisti ed artigiani attive durante il periodo barocco nelle Fiandre e nei Paesi Bassi. Nel 1604 venne riconosciuto come maestro della Corporazione.
La sua pittura fu influenzato inizialmente dall’arte di Jan Brueghel il Vecchio (Bruxelles, 1568 – Anversa, 12 gennaio 1625), Joos de Momper il Giovane (Anversa, 1564 – Anversa, 1635) e dopo in Italia, affascinato dal realismo ricco di dettagli, da Paul Brill (Anversa, 1554 – Roma, 7 ottobre 1626).
Presto aprì una propria bottega prendendo, nel 1610, Abramo Leerse come apprendista. A questo periodo sono attribuiti la serie di 12 disegni dei mesi dell’anno.
Nel 1613, si trasferì in Italia, soprattutto a Genova e Roma, dove conobbe e collaborò con Peter Paul Rubens (Siegen, 28 giugno 1577 – Anversa, 30 maggio 1640) e con Cornelis de Wael (Anversa, 1592 – Roma, 1667).
Wildens era uno specialista del paesaggio. Tra il 1615 e 1616 relizzò i 12 paesaggi che rappresentano i 12 mesi dell’anno, simili ai 12 disegni realizzati prima della sua partenza verso l’italia, dipinti inflenzati dallo stile di Paul Bril.
Al suo ritorno ad Anversa, diventò un abituale collaboratore e molto amico di Peter Paul Rubens; tanto ad averlo come testimone di nozze ed essere nominato come il suo esecutore testamentario. Fu responsabile per gli sfondi paesaggistici di varie scene nei disegni di Rubens, come la serie di arazzi Decio Mure e molti suoi dipinti storici come il “Pan e Siringa“, “Ratto delle figlie di Leucippo” e “Sansone e il Leone”. Nella sua carriera collaborò dipingendo paesaggi per molti altri pittori di Anversa, come Jacob Jordaens (Anversa, 19 maggio 1593 – Anversa, 18 ottobre 1678) , Frans Francken II (Anversa, 6 maggio 1581 – Anversa, 6 maggio 1642), Frans Snyders (Anversa, 11 novembre 1579 – Anversa, 19 agosto 1657), Paul de Vos (Hulst, 1592 – Anversa, 30 giugno 1678), Abraham Janssens (Anversa, 1573/1574 circa – Amsterdam, 1632) , Jan Boeckhorst (1604 – 21 aprile 1668) , Gerard Seghers (Anversa, 1591 – Anversa, 18 marzo 1651) , Theodor Rombouts (2 luglio 1597 – 14 settembre 1637) e Cornelis Schut (Anversa, 13 maggio 1597 – Anversa, 29 aprile 1655).
Nel 1619 sposò Maria Wildens Stappaert, la nipote di Maria Hélène Fourment (Antwerpen,11 april 1614 – Brussel,15 juli 1673), in seguito, la seconda moglie di Peter Paul Rubens, il quale fu anche il testimone di nozze. Dal matrimonio nacquero due figli, Jan Baptist nel 1620 e Jeremias nel 1621, entrambi pittori. Jan Baptiste morì nel 1637, mentre il minore morirà nello stesso anno del padre, nel 1653.
Nella sua casa materna di Lange Nieuwstraat ad Anversa allestì una galleria di oltre 700 dipinti. La galleria venne molto apprezzato e seguito poi dal figlio Jeremias.
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Arman Golapyan