CATHERINE SPAAK, UNO SPETTACOLO DIGNITOSO

Catherine Spaak (Boulogne-Billancourt, 3 aprile 1945) è un’attrice, cantante, giornalista, ballerina e conduttrice televisiva francese naturalizzata italiana. Nata in una illustre famiglia belga, a cui appartengono eminenti membri politici e artisti. Il padre è lo sceneggiatore Charles, fratello dello statista Paul-Henri, la madre invece è l’attrice Claude Clèves. 
– Nel 1952, sposa Fabrizio Capucci e dà alla luce la figlia Sabrina, futura attrice di teatro.
– Nel 1960, Catherine si trasferisce il Italia e gira diversi film, alcuni come protagonista. viene notata da Alberto Lattuada che la sceglie per interpretare il personaggio di Francesca, studentessa di buona famiglia che si concede a un uomo maturo, nel film “I dolci inganni”. Il suo personaggio di ragazzina cinica e spregiudicata farà scalpore: il film si trova contro  la censura e la conseguente pubblicità che ne deriva fa in modo che la Spaak venga scritturata in altri film successivi proprio per reinterpretare questo tipo di ruoli maliziosi.
Negli anni ’60 diventa un sex symbol e si trova a recitare in numerose pellicole entrate poi nella storia della cosiddetta commedia all’italiana,
– Nel 1962, è protagonista del film come “Il sorpasso” di Dino Risi,  e “La voglia matta” di Luciano Salce.
– Nel 1964, 
 “La noia” di Damiano Damiani (dove compare ricoperta di banconote).
– Nel 1966, “L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli. 
– Nel 1966, “Adulterio all’italiana” di Pasquale Festa Campanile).
Negli anni ’70, interpreta ruoli di raffinata donna borghese, immagine che le rimarrà appiccicata addosso per sempre.

E’ meno conosciuta la sua l’attività di cantante, che la porta ad affiancare anche quella televisiva, esibendosi come cantante in alcuni varietà del sabato sera.
– Nel 1968, è protagonista del musical tratto dall’operetta “La vedova allegra” di Antonello Falqui. Durante questa esperienza conosce Johnny Dorelli che la porterà all’altare.
Ha lavorato molto in teatro, dove ha interpretato anche due commedie musicali: “Promesse, promesse” di Neil Simon e “Cyrano” di Edmond Rostand.
Dopo alcuni anni di inattività si ripropone al pubblico nella veste di giornalista e di conduttrice televisiva.
– Nel 1985, presenta “Forum” su mediaset. che poi passa sotto la conduzione di Rita Dalla Chiesa.
– Nel 1987, passa alla Rai Tre dove scrive e conduce il talk show “Harem”, programma tutto al femminile che dura da più di dieci anni.

Come giornalista ha avuto modo di collaborare con il Corriere della sera e altre riviste periodiche come Amica, Anna, TV Sorrisi e Canzoni.

Alessia Marcon