JACKIE CHAN

In tutti i suoi film, l’attore ha avuto qualche incidente più o meno grave durante le riprese di scene. La più grave avvenne durante le riprese di “Armour of God” del 1986, quando cadde da un albero e si perforò il cranio cadendo su delle rocce, rischiando di perdere la vita.
Chan Kong-Sang, in arte 
Jackie Chan, (Hong Kong, 7 aprile 1954), attore, regista, cantante e produttore cinematografico cinese, è considerato fra i più famosi attori al mondo di action movies orientali. In carriera ha girato oltre cento film ed è conosciuto per il suo particolare stile di combattimento, abinando le arti marziali cinesi alla mimica del cinema muto con spettacolari scene d’azione in cui si mette in gioco in prima persona. Ha sempre puntualizzato che nei suoi film non c’è vera violenza, scene di sangue o di sesso, ma una “violenza pulita”, che non disturba. L’unico suo film in cui lo si vede come protagonista negativo é “La vendetta del dragone” del 2008.
Alla fine delle sue pellicole siamo abituati a vedere inseriti i bloopers, dove si vede il suo impegno nel fare le scene pericolose, senza l’utilizzo di controfigure, o in cui ci sono i vari errori divertenti. Completa i suoi film anche con il suo repertorio di cantante con le canzoni musicali dei suoi film.
Jackie Chan, di umile famiglia, é figlio di Charles, un cuoco che prima all’Ambasciata francese a Hong Kong e poi in Australia, e di Lee-Lee, una donna delle pulizie. Nel 1961, a sette anni, Jackie entra a far parte della “Peking opera School” di Sifu Yu Jim-Yuen dove rimane per dieci anni e si allena in arti acrobatiche, danza, canto e arti marziali. Sono anni difficili e amari per lui; si veste spesso coi panni dei sacchi della Croce Rossa internazionale e riceve botte dal maestro, per contratto sollevato da ogni responsabilità nel caso uno dei suoi alunni muoia durante il training. Per il suo elevato talento, Yu Jim-Yuen inserisce Chan nel gruppo delle “Sette Piccole Fortune”, e assieme ai migliori allievi della scuola partecipa a diversi spettacoli classici che lo hanno fatto notare agli imprenditori cinematografici cinesi.
Grazie agli agganci del Maestro Yu Jim-Yuen, come molti dei altri suoi allievi, anche Chan é riusciti a fare carriera nel campo dei film di arti marziali. Finita l’Accademia, Chan decide di diventare uno stuntman negli Studios dei fratelli Shaw e in seguito diventa anche attore. In poco tempo, Jackie diventa il più pagato stuntman di Hong Kong, ma i compensi sono comunque bassi per vivere dignitosamente. Nel 1972, dopo un fallito tentativo di sfondare come attore, Jackie abbandona tutto e si trasferisce in Australia, dove suo padre gli trova lavoro come operaio e pittore in un cantiere edile.
Nel 1975, dopo tre anni, tornerà ad Hong Kong per riprovarci ancora, ed é in questo periodo che incontra Willie Chan, il suo futuro manager di sempre. Grazie al giovane manager, viene ingaggiato come eroe del film
“New Fist of Fury”, sequel ufficiale del notissimo Fist of Fury con Bruce Lee (San Francisco, 27 novembre 1940 – Hong Kong, 20 luglio 1973). Il sequel si rivela un flop, ma Jackie è determinato e decide di restare ad Hong Kong per raggiungere il suo sogno.
In seguito, diventato poi una delle star più famose in Asia, fonda una propria casa di produzione, la “Golden Way” e, durante le riprese di “Project A – Operazione pirati” del 1983, una sua scuola per stuntmen: la “Jackie Chan Stuntmen Association”, con cui prepara gli attori che recitano nei suoi film, il “Jackie Chan Stunt Team”. Attualmente, detiene inoltre il Guinness dei primati per “Maggiori stunts fatti da un attore vivente”, e il record specifica “Nessuna agenzia di assicurazioni contratterà con le produzioni di Chan, in cui egli stesso esegue i suoi stessi stunts”.
Nel 1998, con il film americano “Rush Hour – Due mine vaganti”, è stato definitivamente consacrato nell’Olimpo di Hollywood, lasciando anche le impronte delle mani e del naso in “Hollywood Walk of Fame”.
Nella vita reale, Jackie Chan è stato sempre molto riservato; sappiamo solo che, nel 1982, si é sposato con l’attrice taiwanese Feng-Jiao dalla quale, nello stesso anno, ha avuto il primo figlio, Jaycee Chan. L’attore ha avuto poi, nel 1999, una seconda figlia, Etta Ng Chok Lam, nata dalla relazione con Elaine Ng Yi-Lei. 
Ha dichiarato più di una volta che, pur essendo bravo attore e regista, è un pessimo padre di famiglia. La maggior parte del suo tempo lo impiega nel lavoro, viaggi e allenamenti nel kung fu, trascurando la famiglia. Nonostante la sua severa autocritica come padre, Jackie si é mostrato molto peresente con il figlio Jaycee quando é entrato nel mondo dello spettacolo, soprattutto in quello musicale.
Jackie Chan è anche molto impegnato per la beneficenza; per i centri di accoglimento per i bambini, per gli anziani e per l’economia di Hong Kong. Partecipa molto spesso a conferenze riguardanti avvenimenti sociali e promuovendo il supporto delle persone meno fortunate e bisognose, come le vittime dello Tsunami.

Nausica Baroni