TEOREMA DI PIER PAOLO PASOLINI

Come molte altre sue opere, fece scandalo e venne giudicato come osceno da una parte della Chiesa cattolica, mentre la parte più progressista lo esaltò al punto da attribuirgli il premio dell’OCIC. 
La pellicola si intitolava Teorema; diretta e scritta da Pier Paolo Pasolini, del 1968, e prodotto da Franco Rossellini e Manolo Bolognini. 
Il film venne sequestrato il 13 settembre 1968 dalla Procura della Repubblica di Roma “per oscenità e per le diverse scene di amplessi carnali alcune delle quali particolarmente lascive e libidinose e per i rapporti omosessuali tra un ospite e un membro della famiglia che lo ospitava”.
Il 14 ottobre del 1968 anche la Procura della Repubblica di Genova mette al bando il film con un simile provvedimento. Il processo contro Pier Paolo Pasolini e il produttore Donato Leoni venne trasferito per competenza territoriale a Venezia, poichè la prima proiezzione era avvenuta propro lì. Il processo iniziò il 9 novembre 1968, il Pubblico Ministero chiese la reclusione di sei mesi di entrambi gli imputati e la distruzione integrale dell’opera. Il 23 novembre 1968, dopo un’ora di camera di consiglio, il Tribunale di Venezia assolve Pasolini e Leoni dall’accusa di oscenità annullando il bando del film con la seguente sentenza: 

“Lo sconvolgimento che Teorema provoca non è affatto di tipo sessuale, è essenzialmente ideologico e mistico. Trattandosi incontestabilmente di un’opera d’arte, Teorema non può essere sospettato di oscenità”.
Diversi anni dopo, per un altro film, Pasolini verrà bandito per gli stessi motivi: il controverso Salò o le 120 giornate di Sodoma.
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Adele Baschironi