TUTTI FANS DI HARRY POTTER AL CINEMA IL PRIMO CAPITOLO DELLA SAGA SULLA MAGIA

Esploso come fenomeno letterario, amplificato poi con la versione cinematografica, il maghetto Harry Potter rappresenta oggi un vero e proprio cult, non solo tra i bambini ma, spesso e volentieri, anche tra gli adulti. La serie fantasy ideata da J.K. Rowling , uscita nel decennio tra il 1997 e il 2007, ha totalizzato oltre 480 milioni di copie vendute, un successo letterario tradotto in circa 70 lingue e apprezzato anche nella conversione cinematografica, trionfo al botteghino dal 2001 (6 dicembre), anno di uscita del primo film della serie, “Harry Potter e la Pietra filosofale” . La storia di questo maghetto inglese e dei suoi amici Ronald ed Hermione è stata seguita dai bambini di tutto il mondo: questi hanno potuto vivere le avventure, la formazione e i primi amori nella Scuola di Magia di Hogwarts. Forse sta proprio in questo, il segreto dell’eccezionale trionfo di questa serie: la creazione di un affascinante mondo magico del tutto parallelo e convivente con la nostra realtà, dove tuttavia i giovani protagonisti, tra una pozione e una lezione di magia, vivono le stesse vicende emotive del reale. Harry Potter, nel corso della serie, cresce insieme al lettore, ne condivide la vita interiore e i problemi adolescenziali, giungendo fino alla maturazione: sotto il profilo dei contenuti, un libro che accontenta sia i giovani coetanei lettori, sia quegli adulti nostalgici dell’infanzia e dell’adolescenza. Ambientata in un castello sperduto tra le montagne, tra bacchette magiche, formule in latino e liquidi fumanti, la saga di Harry Potter è stata paragonata ad altri grandi colossi del fantasy come Il Signore degli anelli di Tolkien e Le cronache di Narnia di Lewis, capolavori letterari che, al pari dei romanzi della Rowling, hanno avuto in tempi recenti traduzioni cinematografiche di grande successo. Sbarcata in Italia nel 1998, la serie di Harry Potter è stata proposta sul grande schermo dalla Warner Bros che, a partire dal 2001, ha registrato grandiosi incassi per tutte le 8 pellicole (in realtà i libri sono 7, ma l’ultimo film, Harry Potter e i doni della morte, è stato diviso in due parti, uscite tra il 2010 e il 2011): solo il primo film ha registrato oltre 950 milioni di dollari di incasso! Ma a cosa si deve questo trionfo mondiale e il generale apprezzamento del pubblico? La ricetta di questo successo sembra avere diversi segreti: il tema della magia e del fantastico, in genere universalmente apprezzato, contestualizzato e innestato in un credibile mondo parallelo al nostro, raggiungibile con un treno in partenza dal binario 9 e ¾ della Stazione King’s Cross di Londra. Le avvincenti avventure dei tre protagonisti sono inoltre giocate sulla storica contrapposizione tra bene e male, esaltata a colpi di effetti speciali. In qualità di romanzo di formazione, inoltre, Harry Potter rende partecipe il lettore di una conoscenza “parallela”, una formazione e competenza magiche acquisite nel corso della sua permanenza alla Scuola di magia. Proprio questo contenuto, lo ricordiamo, ha scatenato a suo tempo le critiche da una parte della chiesa cristiana, sospinte da una pubblicazione del 2003 di G. Kuby, nella quale sosteneva che la serie poteva interferire e ostacolare l’educazione cristiana dei bambini. Nonostante non siano state prese posizioni precise, successive smentite e dichiarazioni da parte di alcuni rappresentanti religiosi, hanno riabilitato la saga ponendo alla luce il tema della lotta contro il male, l’esaltazione del valore del sacrificio e dell’amicizia. Altre critiche hanno voluto vedere nella serie un carattere fortemente conservatore e un’impostazione sessista, volta a stereotipare la figura maschile come forte e coraggiosa, contro quella femminile, debole. Nonostante questi colpi sferzati dalla critica, la serie si è chiusa, letterariamente e cinematograficamente , con un vero trionfo di pubblico, registrando un numero crescente di fans in tutto il mondo: una passione che lega figli e genitori, piccoli e grandi appassionati di magia.
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F. G.